L'insolito sospetto

Creato il 13 marzo 2013 da Cannibal Kid
Condividi Il sospetto (Danimarca 2012) Titolo originale: Jagten Regia: Thomas Vinterberg Sceneggiatura: Thomas Vinterberg, Tobias Lindholm Cast: Mads Mikkelsen, Annika Wedderkopp, Thomas Bo Larsen, Lasse Fogelstrøm, Susse Wold, Alexandra Rapaport Genere: chi lo sa? Se ti piace guarda anche: Il dubbio, In un mondo migliore, Polisse
Avevo il sospetto che questo film potesse essere un capolavoro o una boiata pazzesca. I pareri di critica e blogger e di blogger critici e di critici di blogger sono stati senza vie di mezzo nei confronti de Il sospetto, anche se per lo più positivi. Mi aveva colpito in particolare il 10 assegnato da Il buio in sala, mentre secondo altri è stato il vincitore morale del Festival di Cannes 2012, dove si è dovuto “accontentare” del premio al miglior interprete maschile, Mads Mikkelsen. Ma com’è, questo Il sospetto? Bello? Brutto? Intrigante? Noioso? Thriller? Drammatico?

"No, non sto piangendo. E' solo che ho la congiuntivite."

Il film inizia a sorpresa con i toni della commedia spumeggiante. E qui mi viene il sospetto di aver cliccato play sulla pellicola sbagliata. Ci sono dei danesi nudi e ubriachi che si gettano in un laghetto. Ho scaricato un porno gay? Sono finito su Porky’s in versione dogma? Può davvero un film del re del drama Thomas Vinterberg cominciare in una maniera del genere? Thomas Vinterberg, quel Thomas Vinterberg. Quello che di solito al suo confronto fa apparire persino il suo amichetto Lars Von Trier come un king of comedy. Ma questo, come si suol dire, è solo l’inizio. Il film poi vira verso il drammatico. Non un drammatico pesante pesante. Un drammatico che si concede qualche momento di leggerezza, a tratti. Considerata la tematica trattata, poteva andare peggio. Si rischiava il mattonazzo. Non è così. Il tema affrontato è quello della pedofilia. O meglio, dell’accusa di pedofilia. Della presunta pedofilia. Un tema difficile per chiunque che Thomas Vinterberg affronta di petto, senza indugiare in stereotipi o pietismi. Senza scadere nel morboso. La caratteristica principale del film, il suo pregio che qualcuno potrebbe anche prendere come un difetto, è il suo non schierarsi, non prendere posizione. Il sospetto ci presenta la vicenda di un insegnante di un asilo accusato di aver molestato una bambina. Una vicenda di cui non ci fa vedere niente, eppure ci fa vedere tutto.

"Tutto 'sto casino solo perché ho detto che Emma Watson
nella saga di Harry Potter cresceva bene...
Adesso però tutti a darmi del buongustaio."

Chiamato a interpretare il controverso, misterioso ed enigmatico personaggio principale c’è Mads Mikkelsen. Tutti baciano Mads Mikkelsen. Donne, uomini, bambine… Tutti pazzi per Mads. Io invece non lo so. Il mio rapporto con lui è iniziato in maniera burrascosa, con la noia assoluta di Valhalla Rising. Poi le cose sono cambiate, come nelle classiche romcom dove i protagonisti all’inizio si odiano e alla fine si amano. L'amore non è bello se non è litigarello. Io non credo di amare Mads Mikkelsen, questo no, però sto cominciando ad apprezzarlo. Nel candidato all’Oscar A Royal Affair è parecchio convincente e qui è persino sublime. Un personaggio del genere nelle mani dell’attore sbagliato avrebbe potuto compromettere l’intera riuscita del film. E avrebbe potuto compromettere pure un’intera carriera. Per fortuna, Mads la sfanga alla grande e ora è chiamato a una nuova proibitiva sfida, con un nuovo ancora più complesso personaggio: Hannibal the Cannibal Lecter, nell’imminente nuova serie tv americana Hannibal. Mikkelsen va a raccogliere il testimone dalle mani insanguinate di Brian Cox e soprattutto di Anthony Hopkins, ma riuscirà ad essere all’altezza? Sarà un buon cannibale o farà una pessima cannibalata? Il sospetto è che possa superare la prova.
Tornando a Il sospetto il film, siamo dalle parti de Il dubbio, altra pellicola che affrontava in maniera analoga il tema della pedofilia, però all’interno dell’ambito della Chiesa. A proposito: com’è che il Conclave è appena iniziato e i casi di pedofilia nel mondo sono già diminuiti? Sospetto che non si tratti di una coincidenza. Il dubbio però era un film che aveva un’impostazione più teatrale. Il sospetto è più cinema, cinema vero. Thomas Vinterberg si concede qualche momento di poesia pura, ad esempio quando scendono i primi fiocchi di neve, eppure il suo intento è quello di rimanere sempre concentrato sulla storia. Come una donna che sa flirtare in maniera non volgare, il suo è tutto un giocare con il vedo e il non vedo. Suggerisce qualcosa, soprattutto attraverso le scene di caccia, stimola il punto interrogativo, non dà risposte, non dà giudizi. L’unica certezza è che non ci sono certezze. (il mio voto non ve lo dico, lo potete solo sospettare)


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