L’insostenibile leggerezza delle password

Creato il 15 settembre 2015 da Db @dariobonacina

Qualche settimana fa, parlando di (in)sicurezza, avevo citato il caso Ashley Madison, il sito web per incontri clandestini a cui sono stati carpiti i dati personali di oltre 30 milioni di utenti. Nei giorni scorsi sono state rese note le password più utilizzate da una parte degli iscritti.

Se tanto mi dà tanto, mettendo insieme le password più universali con quelle più aderenti al contesto (ma comunque prevedibili), si forma un elenco che è uno specchio della (scarsa) consapevolezza dell’importanza delle password. Non parlo solo di chi è iscritto ad Ashley Madison, ma della generalità degli utenti.

Anche da questo punto di vista ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli: affidare la sicurezza delle proprie informazioni personali a una password come 123456 è alquanto puerile e ridicolo.

Se questa situazione vi ricorda quanto già visto in altri casi (come con The Fappening), siete sulla buona strada per capire che sarebbe ora di pensare meglio alla sicurezza delle proprie informazioni personali.