Esistono davvero i sogni premonitori, ovvero quelli che annunciano fatti della nostra vita che poi inequivocabilmente accadono?
Sono unicamente coincidenze, vi è qualcosa di misterioso, quasi esoterico, oppure sono solamente delle coincidenze?
Forse la risposta più corretta sarebbe dire che sono un po’ entrambe le cose.
Fin dai tempi antichi l’uomo ha cercato di trarre dai propri sogni dei segnali per la sua vita futura, delle premonizioni attraverso analisi fondate su teorie più o meno scientifiche.
Le più recenti teorie, basate soprattutto su basi scientifiche più che su superstizione o credenze popolari, ipotizzano che i sogni premonitori sarebbero dovuti al potere di deduzione del nostro cervello che durante le nostre giornate registra innumerevoli dettagli e altre informazioni senza che nemmeno molto spesso ce ne rendiamo conto.
Se molte cose che sogniamo poi si avverano veramente nella realtà, forse proprio quel sogno ha influenzato le nostre scelte, il nostro modo di pensare di fronte a certe situazioni. I sogni esprimono nel modo più profondo il nostro inconscio, quindi ciò che pensiamo, il nostro modo di agire, quindi non capita raramente di agire nella realtà come esattamente abbiamo agito in un sogno.
Nella notte vengono sviluppati pensieri e sensazioni che probabilmente durante la giornata ci sono sfuggiti, cui non abbiamo dato importanza, che nella notte rielaboriamo inconsciamente e che associamo agli aspetti più profondi della nostra personalità.
In fin dei conti, è sempre il nostro cervello a ragionare, a incasellare e conservare le informazioni.
Di fronte a questa spiegazione così razionale, quasi scientifica, perdono certo un po’ di intrigo e forse un po’ di magia tutte quelle scienze divinatorie che da sempre sono state sviluppate nella storia.
Sicuramente qualche persona con qualche potere particolare, con qualche capacità di predire ciò che avviene c’è sicuramente al mondo, ma sono persone molto rare, da non confondere con tutte le intuizioni notturne che ognuno di noi può avere durante la notte, che come detto nulla hanno di divinatorio.