L’intimità opaca e caliginosa dell’artista Roberto Dudine

Creato il 04 luglio 2014 da Alessiamocci

L’artista Roberto Dudine, nato a Torino il 9 maggio 1961, porta dietro di sé studi e competenze di notevole prestigio. Il suo percorso artistico vanta nomi autorevoli quali Antonio Carena che appartiene a quella generazione di artisti che hanno iniziato ad esprimere la propria arte nel periodo difficile del dopoguerra italiano, attraverso colori scuri e sfondi opachi dominanti, sviluppando poi una carriera importante, insieme a Giuseppe Penone, artista e scultore torinese, esponente di spicco della cosiddetta “arte povera”.

Entrambi sono stati i maestri di Roberto Dudine per l’arte e la pittura. Mentre Roberto Gabetti, che è stato per decenni docente presso il Politecnico di Torino, all’inizio come assistente e in seguito come ordinario di Composizione Architettonica, insieme a Aimaro Isola anch’egli professore ordinario di Composizione Architettonica e Progettazione Urbana e attualmente professore emerito presso il Politecnico di Torino, entrambi sono stati i maestri di Roberto Dudine per l’architettura.

Questa è stata la formazione artistica e professionale conseguita dall’artista Roberto Dudine, attraverso gli studi presso il Liceo Artistico, l’Accademia Albertina di Belle Arti ed in seguito presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino. Diverse sono divenute poi le sue città, da Torino a Trieste fino a Bologna dove attualmente ricopre la carica di art director presso la prestigiosa Galleria Farini, collocata nel cuore pulsante della splendida città di Bologna, in via Luigi Carlo Farini.

La galleria vanta inoltre una qualità di importanza fondamentale per la sua posizione strategica, determinata dalle ampie e luminose vetrate che si affacciano sulla lussuosa via bolognese. In ognuna delle sue città, l’artista e il professionista nell’ambito dell’architettura, ha lasciato impronte importanti, tracce indelebili.

Come artista nella pittura, Roberto Dudine porta con sé e prosegue gli insegnamenti dei suoi maestri, evolvendosi e adeguandosi ai tempi attuali. Di Antonio Carena porta avanti gli ambienti e le atmosfere opache e caliginose, dove di frequente gli spiragli di luce vengono proposti dalle figure femminili, seducenti e intriganti. Nei quadri di Dudine, gli sfondi scuri e offuscati diventano lo scenario adeguato e necessario per illuminare la femminilità nei suoi particolari più espressivi, come la linea del volto o delle spalle o la muscolatura elegante e raffinata delle gambe, realizzati con una tecnica ad olio, a volte su pannello e a volte su legno.

Roberto Dudine attribuisce ed esprime in questo modo forza e spessore alla fisicità femminile, mentre le figure maschili rimangono sempre sullo sfondo opaco e caliginoso, quasi a guardare o anche ad aspettare, all’interno di una moderna, seppur raffinata incomunicabilità fra i due generi. La venerazione e la seduzione a distanza, si sovrappongono alla comunicazione e in questo modo Roberto Dudine si rivela essere decisamente attuale, laddove guardare e desiderare risulta più facile dell’avvicinarsi e dell’unirsi, del fondersi.

Ma si potrebbe anche leggere che il momento iniziale dell’incontro, basato sull’attrazione e sulla seduzione, costituisce il vero momento artistico dell’amore, quello di maggiore esaltazione. Anche le ambientazioni delle sue creazioni artistiche conservano un qualcosa di retrò, in quanto sono spesso luoghi chiusi, limitati e ristretti quali il bancone di un bar del night club oppure il cruscotto di un’automobile che sembra appartenere a tempi passati. Luoghi chiusi, ma sempre molto eleganti e raffinati perchè Dudine è un pittore ma è anche un architetto e porta dentro di sé uno spiccato senso estetico per il bello, unito alle conoscenze e competenze nel settore dell’architettura e del design.

Infatti Roberto Dudine, in qualità di architetto, nel 2008 a Trieste è entrato nell’ambito della progettazione architettonica, mettendo la propria esperienza professionale all’interno di uno dei maggiori Studi di Ingegneria. In seguito nel 2009 ha collaborato con “Carlyle” Milano in qualità di responsabile Customer Care del cantiere del più importante palazzo neoclassico di Trieste, il “Tergesteo”. Dopo queste esperienze di rilievo ha aperto lo studio di Arte e Design ll’interno del bel palazzo neoclassico in via Roma 20 a Trieste, nel cuore vivo della città. Il pittore e l’architetto che convivono in lui si inseguono, si alternano e si completano costantemente, in ogni singola linea o espressione di idea e di colore. Ritornando a focalizzare l’attenzione sulla pittura, di Giuseppe Penone, l’artista Dudine porta con sé e prosegue lo sguardo attento e artistico dello scultore rivolto alla figura umana e nello specifico alla figura femminile.

L’ambientazione di Dudine è però maggiormente concentrata in spazi interni e chiusi, mentre Penone si rivolge ad ambientazioni esterne e naturali. Ma un artista deve sempre proseguire, andare oltre e così anche Dudine si è aperto a spazi aperti e per farlo ha scelto il mare. Un mare sempre un poco offuscato e quasi tempestoso, dove la schiuma della mareggiata sembra essere viva ed arrabbiata, in quanto è stata realizzata colando il colore e non a pennello, proprio per meglio realizzare una realtà di immediatezza e di movimento.

L’artista insieme alla galleria Farini ha partecipato a mostre importanti quali: Arte Padova 2012 presso lo stand Artinn-Vision Padiglione nel novembre 2012 e ad Arte Genova 2013 nel febbraio 2013 presso la gallerie Arteè kaos Alassio. Inoltre ha esposto presso la galleria Artecontemporanea Ognissanto in Taormina Attualmente è in esposizione permanente, presso la galleria d’arte Arteè kaos in Alassio. Decisamente questo artista merita di essere conosciuto, esplorato e apprezzato.

Written by Rosetta Savelli 



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