L’intransigenza della piazza, l’intransigenza di Erdoğan

Creato il 16 giugno 2013 da Istanbulavrupa

Mi ero illuso che la linea seguita dal premier Erdoğan - durezza nella retorica, fermezza in piazza, aperture verso i manifestanti - avesse dato i risultati sperati, perché dall'incontro di venerdì con dei rappresentanti del parco Gezi (e con alcuni attori e cantanti nelle vesti di mediatori e garanti) era scaturito un ragionevole compromesso: indire un referendum - espressione questa sì di democrazia avanzata! - sulle sorti del parco. Ovviamente, ci si aspettava in cambio la fine dell'occupazione: persino il vali (governatore/prefetto) di Istanbul aveva organizzato un incontro informale coi giovani di Gezi, così da spiegar loro le sue ragioni.

Invece no, nel parco è prevalsa la linea dell'intransigenza: "e vogliamo anche questo e quest'altro, rivoluzione o morte e da qui non ci muoviamo!" "Occupazione, resistenza!" (le richieste riguardavano punizioni per i responsabili delle violenze della polizia, il rilascio di tutti i manifestanti arrestati, la messa al bando di lacrimogeni e spray al peperoncino).

Però pensavo che Erdoğan avrebbe sfruttato il maturare di questa posizione massimalista e poco ragionevole per screditare i manifestanti, utilizzando il fattore tempo per far emergere stanchezza e inevitabili divisioni tra le loro fila. E invece no, ha prevalso anche da parte sua un'intransigenza poco lungimirante: la polizia ha provveduto a sgombrare un'altra volta il parco, provocando la prevedibile reazione di chi era già sceso in piazza nei primi giorni della protesta e si era successivamente rasserenato. In sostanza, guerriglia urbana ieri notte.

Oggi è in programma la grande manifestazione pro-Erdoğan a Istanbul: avevo intenzione di andarci (da cronista, ovviamente: io non parteggio per nessuno, mi limito a osservare e analizzare la realtà) e mi sono già accreditato, però dopo gli eventi di ieri non sono sicuro ci siano le condizioni minime di sicurezza - non tanto nel luogo del comizio, quanto lungo la strada e al ritorno.

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