Vino di origine greca (da Monemvassìa, città greca della Morea, nel Peloponneso), veniva importato dai mercanti veneziani già in epoca alto-medievale.
Il vino Malvasia era infatti alquanto apprezzato nella Serenissima e veniva classificato come dolce, tonda o garba (aspra), e spesso veniva addolcita o speziata. Dagli Archivi di Stato sappiamo che i membri del Maggior Consiglio usavano intingere dei biscotti nella Malvasia, nelle pause tra una riunione e l’altra. La Malvasia veniva inoltre usata nella celebrazione della Messa per il rito del sacrificio.
L’occasione di ripercorrerne la storia e al contempo gustarne le varie sfumature è senz’altro ghiotta.
Appuntamento quindi dalle 11,00 alle 19,00 per un viaggio tra Storie, rassegna e degustazione di Malvasie di diversi biotipi accompagnate da piatti della tradizione veneziana.
Organizzato dall’Associazione dei Ristoranti della Buona Accoglienza di Venezia
in collaborazione con Fondazione Ligabue, Slow Food
Con il patrocinio di Comune di Venezia – Assessorato alle Attività Culturali
Segnalato dall’Associazione Laguna nel bicchiere