A cosa serve tenere rancore? È una questione di orgoglio, di rispetto verso se stessi o più una questione di immagine? In questa società dove chi resta a galla sono i furbi e i prepotenti, farsi vedere tolleranti (alcuni direbbero coglioni) diventa pericoloso e controproducente. Non è un problema di sottomissione suppongo ma una forma di sopravvivenza a questo malessere collettivo alimentato da insoddisfazioni. La sottomissione è uno stato iniziale che causa rabbia. La rabbia, se non sfogata, ne è l'origine.
Il rancore è un sentimento poco intelligente e nocivo per sé stessi in quanto, non permette di superare il problema scatenante e quindi di reagire. Alimento di dolore e sofferenza, mantiene vivo quel sentimento d'astio che ci rende schiavi di un'infelicità che, nel tempo, metterà le radici e sarà parte della nostro quotidiano. Non vi sembra un atteggiamento autolesionista?
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