Frankie Machianno. Frankie Machine. Frankie la macchina. La macchina infallibile. Frankie è fuori dal giro da parecchio tempo, sono passati gli anni della violenza e della malavita, ma si sa, le vecchie storie spesso tornano a bussare alla porta. E alla porta di Frankie, un brutto giorno, viene a bussare Mouse Junior, figlio di uno dei boss della mala locale, della poco influente famiglia di San Diego sottoposta alla comunque poco importante mala di Los Angeles, boss di secondo piano ma comunque boss, gente alla quale è meglio non pestare i piedi.
Dopo averci presentato a fondo il personaggio lungo una quarantina di splendide pagine, Don Winslow precipita Frankie in un vortice di azione e ricordi nel quale sarà suo malgrado preso nel mezzo. Da quel primo incontro le cose inizieranno ad andare maledettamente storte e la narrazione accellererà incredibilmente alternando i tentativi di Frankie di uscire indenne dal pasticcio in cui si è venuto a trovare ai ricordi della sua precedente vita nella mala.
Machianno è uno di quei personaggi con i quali l'autore ti porta a empatizzare, nonostante questi sia stato un lucido assassino, Winslow lo tratteggia come un uomo di grande onore, rispettoso delle donne, amante della famiglia e della buona vita, del buon cibo e dell'educazione. Un tipo d'uomo, e questo è l'unico piccolo neo del libro, che non si sa bene quanto possa essere realistico. Accettato questo aspetto, il libro è un ottimo gangster book (per adattare il più noto termine gangster movie) nel quale Winslow spende molte energie per rendere il suo personaggio un personaggio vero, con una sua vita, una sua etica, una sua quotidianità. La trama, da seguire con attenzione, è meno scontata di quel che si poteva presupporre e i pezzi del puzzle che affonda nel passato andranno pian piano tutti al loro posto.
L'opera di Winslow mi solleticava parecchio e da parecchio, ora sono ben felice di aver trovato un altro autore da tenere sott'occhio.
Don Winslow