La scorsa settimana il Ministro degli Esteri della Polonia, Radoslaw Sikorski, ha visitato l’Iran, allo scopo di far ripartire le relazioni diplomatiche tra Varsavia e Teheran. Probabilmente, quello che Sikorski pensava di trovare era una nuova Repubblica Islamica, guidata dal “moderato” Hassan Rohani. Peccato che, come diciamo sempre, dietro le belle parole, il regime iraniano lo stesso. Così, al contrario, quello che il rappresentante polacco ha trovato è il solito Iran autoritario, oppressivo e fondamentalista. Deluso, Sikorski non ha potuto fare a meno di denunciare quello che ha visto con i suoi occhi durante la conferenza stampa ufficiale con il Ministro degli Esteri iraniano Zarif (video sotto). Parlando davanti ai giornalisti, Sikorski ha rivelato che - mentre si trovava nella sua stanza d’albergo ad Isfahan – ha tentato di visitare uno dei maggiori siti di informazione polacchi, la Gazeta Polska. Peccato, però, che l’accesso al sito gli sia stato negato dalla censura imposta dal regime alla Rete Internet. Il Ministro polacco ha detto di essere rimasto scioccato quando ha visto apparire il banner di “divieto di accesso” e ha affermato di voler avviare un dialogo con Teheran in merito ai diritti umani. Ovviamente, di tutto quanto successo in conferenza stampa e delle parole di Sikorski a Zarif, in Iran non è trapelato nulla. Il regime, come ha rivelato via Twitter lo stesso Ministro polacco, non soltanto ha censurato la parte della conferenza stampa sgradita, ma ha anche omesso ogni menzione in merito al dialogo tra Sikorski e Zarif sul negazionismo della Repubblica Islamica.
Purtroppo per Sikorski, il suo buon proposito di avviare un dialogo con Teheran sui diritti umani, si risolverà in un grande fallimento. Teheran, come noto, rifiuta qualsiasi dialogo in merito alla democrazia e alla libertà e continua a censurare, impiccare, condannare al carcere e silenziare, tutti coloro che hanno un pensiero diverso dall’establishment. Ad ogni modo, la coraggiosa denuncia pubblica di Sikorski rappresenta un buon modello per tutti i rappresentante politici Occidentali che intendono visitare la Repubblica Islamica: sbattere in faccia ai dirigenti iraniani i loro crimini, indubbiamente, rappresenta una delle vie necessarie per dare al popolo iraniano la libertà che merita.