L’Irlanda di James Harpur e Gerard Hanberry

Creato il 21 marzo 2015 da Emilia48

Na Beanna Beola – I dodici picchi, Connemmara

Nella Giornata Mondiale della Poesia 2015, il mio omaggio ai due poeti irlandesi che amo profondamente e dei quali sto curando delle piccole antologie, James Harpur e Gerard Hanberry. Loro note biografiche si possono trovare su questo stesso blog, nei post in cui compaiono alcune mie traduzioni dei loro testi. Nei due testi che qui presento, Brendano, di James Harpur e Valle di Inagh, fine novembre, di Gerard Hanberry, mai tradotti in italiano, c’è tutta l’Irlanda. Dai suoi trascorsi mitici e leggendari, alla silenziosa bellezza della sua natura, che sospende il respiro dell’anima.

F.D.

JAMES HARPUR

Da L’età oscura, 2007 (The Dark Age)

Brendano

L’eremita nudo, scogliere di ghiaccio, il gelo

E l’isola dei santi che emerge dalla

Nera nebbia come luce, i suoi lidi di polvere d’oro

E in ogni frutteto mele che vanno maturando

La gioventù che tutti ci accolse chiamandoci per nome –

Questi morirono attorno ai fuochi stabili di Clonfert.

Ma Giuda sul suo scoglio, riarso dai venti, denudato,

Che si contorce sopra il massacro del mare

È ancora intatto nella mia tenebra più fonda

Gli occhi all’erta per l’approssimarsi dei demoni –

Li vedo ardere come quando remando ce ne andammo

E udimmo la sua voce sopra l’oceano rauco,

“L’inferno è stasi, continuate ad andare verso il sole

E giunti alla luce, ancora, ancora navigate.”

Traduzione di Francesca Diano (C) TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Brendan

 The naked hermit, cliffs of ice, the cold,
The island of the saints emerging from
Black fog as light, its shore of powdered gold
 
And apples ripening in every orchard
The youth who welcomed each of us by name –
These died around the settled fires of Clonfert.
But Judas, on his rock, wind-burnt, stripped wise,
Writhing above the slaughter of the sea
Remains pristine inside my deepest darkness
 
His eyes alert for the approach of demons –
I see them glowing as when we rowed away
And hear his voice above the raucous ocean,
‘Hell is stasis, keep heading for the sun
And when you reach the light, sail on, sail on,’
 

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GERARD HANBERRY

Da In Grattan Road (At Grattan Road)

VALLE DI INAGH, FINE NOVEMBRE
     … e dagli alti monti scendono più grandi le ombre
   Virgilio, Ecloga I

Inverno, e i selvaggi picchi delle Beola

si ergono antichi –

il Derryclare, lo spavaldo Binn Chorr

e più a ovest il grande Binn Bhraoin.

La luce del sole novembrino si sposta lungo

le loro spalle scintillanti mentre nuvole viola,

ricche, plissettate d’oro, rotolano spumeggiando

lungo i pendii sopra il lago nero.

Il giorno scolora dalle profonde forre

e dalle colline paludose. Scende la notte

e la vallata, colmandosi di buio,

attende, silente e desolata.

Traduzione di Francesca Diano (C) TUTTI I DIRITTI RISERVATI
 INAGH VALLEY, LATE NOVEMBER.
   and from high mountains the greater shadows fall   Virgil, Eclogues, 1
Winter, and Beola’s fierce peaks
stand their ancient ground –
Derryclare, defiant Binn Chorr
and farther west the great Binn Bhraoin.
 
November sunlight moves across
their glistening shoulders while purple clouds,
rich, gold-pleated, churn and roll
on the slopes above the black lake.
 
Day fades from the deep glens
and boggy foothills. Night comes down
and the valley, filling with darkness,
waits, desolate and still.


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