Bambino malaticcio, crebbe forte, visse del lavoro di recensore e critico teatrale - grazie al quale si fece conoscere, divenne amico dell'attore Henry Irving (e poi suo segretario personale; a quanto pare a questo gentile e pallido signore si ispira Dracula, in una certa misura), sposò un'aspirante attrice corteggiata anche da Oscar Wilde e divenne direttore del Lyceum Theatre. Scrisse Dracula nell'arco di sette anni e divenne famoso, ma della sua morte - avvenuta il 20 aprile del 1912 - si accorsero in pochi: il Titanic era colato a picco cinque giorni prima.
Credo di poter dire che, nella mia persona, rappresento la sintesi dell'educazione universitaria mens sana in corpore sano.
Pare che questa infanzia così segnata dalla sofferenza abbia portato Stoker a riflettere sui temi della morte e del risveglio dei defunti, diventati poi importanti nella sua produzione sovrannaturale.
Aveva una personalità pacata, ma sicura di sé, caratterizzata da tenacia e grande forza di volontà. Tutti elementi che lo aiutarono nella direzione del Lyceum Theatre.
Prima che la sua passione per il teatro lo portasse a diventare critico per il The Eevening Mail, lavorò come domestico e poi nell'amministrazione pubblica, come il padre. Per il TEM scrisse senza essere pagato, finché non si fece notare per lo stile delle sue recensioni - spesso severe stroncature. Scrisse anche della letteratura per bambini: una raccolta di racconti dal titolo Sotto il tramonto.
Non aveva una formazione strettamente umanistica. E così viene a cadere il clichè dello scrittore grondante letteratura, storia e filosofia da tutti i pori. Stoker studiò anche queste materie, ma prese la laurea a pieni voti in matematica.
Dracula lo scrisse praticamente senza muoversi da Londra, studiando il folklore a distanza e grazie all'aiuto dell'amico ungherese Ármin Vámbéry, che lo aiutò con le leggende e le descrizioni della Transilvania.
La figura di Vlad Ţepeş gli ispirò il conte, insieme a quella dell'amico attore Irving, ma pare che a ispirargli il tema del vampirismo fu un fatto avvenuto cinque anni prima nella città di Exeter, in New England.
Nel 1892 la morte della diciannovenne Mercy L. Brown, sconvolse la famiglia e la cittadina di Exter. La ragazza morì per una malattia molto particolare che colpì e portò al decesso già della madre Mary e della sorella Mary Olive qualche anno prima. La malattia causava in particolare sintomi quale pallore e mancanza di appetito, oggi questa malattia è nota come tubercolosi, ma allora si parlò di vampirismo. Quando subito dopo anche il fratello di Mercy venne colpito dalla stessa malattia il paese iniziò a credere che uno dei membri della famiglia si fosse trasformato in vampiro dopo il decesso. Tale sospetto portò alla riesumazione dei tre corpi delle donne, quello di Mercy venne trovato intatto a differenza degli altri due che erano invece ormai decomposti, aveva poi lo stomaco gonfio, sangue alla bocca e unghie e capelli cresciuti, inoltre al momento dell'apertura della bara emise un suono gutturale. [FONTE: Wikipedia]Il romanzo è andato incontro a parecchi rimaneggiamenti, dalla prima stesura a quella che poi venne data alle stampe. Rimaneggiamenti riguardanti il personaggio del conte, che da Conte Wampyr divenne Conte Dracula e fu reso appositamente minaccioso, in quanto doveva incarnare tutti gli aspetti negativi dello "straniero". E rimaneggiamenti riguardanti la struttura che, probabilmente, in origine era una sceneggiatura in quattro atti: Stoker scrisse Dracula nel pieno della sua attivtà lavorativa in ambito teatrale.
Il manoscritto originale, che contava 541 pagine e che circolò fra amici e conoscenti, Stoker lo perse. Venne poi ritrovato negli anni Ottanta, in Pennsylvania. Da lì, Dracula venne praticamente rilanciato: nel 1897 non fu subito un successo, anche se fu molto apprezzato e accostato al Frankenstein di Mary Shelley. Venne considerato un'opera dell'orrore e d'avventura, e piuttosto audace anche, ma è stata l'epoca moderna - piuttosto che quella vittoriana - a riconoscere il capolavoro.
E poi ad appioppargli una lunga progenie di bastardi che andrebbero impalati tutti.
Ma questa è una triste storia che oggi non voglio ricordare.
Bibliografia e approfondimenti:
I cento anni del "Dracula" di Bram Stoker, di Elissa Piccinini
Biografie online
Chi era Bram Stoker, da Il Post
Wikipedia