promo: http://mdst.it/03v504923/
Di certo ci sarà Rocco Siffredi, che si dice sorpreso dal poco entusiasmo alla sua partecipazione della consorte, Rosa, solitamente “molto open” e questo è quanto afferma al settimanale Chi:
Me li hanno offerti quasi tutti. Ho detto di sì perché voglio godermi una vacanza e anche i soldi contano, inutile negarlo. Ma non mi sarei mai aspettato il ‘no’ di mia moglie Rosa. Lei è molto ‘open’ nei miei confronti ma questa volta, forse perché le ho detto i nomi delle procaci signorine naufraghe, l’ho vista poco convinta. Anzi mi ha detto: ‘Ma devi proprio andare?’. Sarà interessante lavorare con la testa sul mio corpo. Temo l’astinenza da cibo anche perché chi fa il mio lavoro segue una dieta proteica particolare e temo l’astinenza sessuale. Di solito il mio record ‘no sex’ è di 36 ore. Le mie preferite? Tutte molto carine, conosco già le Donatella (le gemelle di X Factor 6 che, dunque, sono pure nel cast, ndB), una è fidanzata con un mio amico rapper. In studio a Milano per me ci sarà mia moglie Rosa.
In Argentina sono famosa. I paparazzi non mi lasciano respirare. In Italia? Spero di ottenere il successo di Belen Rodriguez che però, al contrario mio, in Argentina non è famosa. Legherò con sua sorella Cecilia, che ho già sentito al telefono.
E che dire di Valerio Scanu il vincitore del Festival di Sanremo 2010 e rivelazione assoluta di Tale e Quale Show ultima edizione, oggi titolare di etichetta discografica (NatyLoveYou ndr)? La sua partecipazione è stata data per certa fin
L’Isola dei famosi e i suoi naufraghi sono in qualche modo per me un’allegoria, un’università della vita fisica ma anche mentale – ha spiegato a “Visto” – Incontrerò persone che hanno avuto esperienze diverse dalle mie, che sono sull’Isola per motivi diversi dai miei, persone che probabilmente non avrei mai frequentato senza il pretesto dell’Isola. I pregiudizi, i preconcetti, le condanne, il perdono, sono possibili sulla carta quando si scrive astrattamente, sono leggeri ed inconsistenti quando se ne parla solamente, ma tutto cambia quando si vive su un isolotto deserto gomito a gomito per un lungo periodo. Dunque ho scelto di fare questa esperienza non considerandola una sfida come quelle della mia giovinezza, ma bensì vivendola come una verifica, un esame a me stessa, alla persona che sono diventata”.