Tracey Garvis Graves vive a Des Moines, Iowa, con il marito e i due figli.
Sito: Tracey Garvis Graves
Autore: Tracey Garvis Graves
Serie: //
Edito da: Garzanti (Collana: Narratori Moderni)
Prezzo: 14.90 €
Genere: Romanzo
Pagine: 360 p.
Voto:
Trama: L’acqua cristallina lambisce dolcemente i suoi piedi nudi. Anna apre gli occhi all’improvviso e davanti le si apre la distesa sconfinata di un mare dalle mille sfumature, dal turchese allo smeraldo più intenso. Intorno, una spiaggia di un bianco accecante, ombreggiata da palme frondose. Le dita della ragazza stringono ancora spasmodicamente la mano di T.J., disteso accanto a lei, esausto dopo averla trascinata fino alla riva. Anna non ricorda niente di quello che è successo, solo il viaggio in aereo, la superficie blu che si avvicina troppo velocemente e gli occhi impauriti di T.J., il ragazzo di sedici anni a cui dovrebbe dare ripetizioni per tutta l’estate. Un lavoro inaspettato, ma chi rifiuterebbe una vacanza retribuita alle Maldive? E poi Anna, insegnante trentenne, è partita per un disperato bisogno di fuga da una relazione che non sembra andare da nessuna parte. Ma adesso la loro vita passata non è più importante. Anna e T.J. sono naufraghi e l’isola è deserta. La priorità è quella di sopravvivere fino ai soccorsi. I giorni diventano settimane, poi mesi e infine anni. L’isola sembra un paradiso, eppure è anche piena di pericoli. I due devono imparare a lottare insieme per la vita. Ma per Anna la sfida più grande è quella di vivere accanto a un ragazzo che sta diventando un uomo. Perché quella che all’inizio era solo un’innocente amicizia, attimo dopo attimo si trasforma in un’attrazione che li lega sempre più indissolubilmente. L’isola dell’amore proibito è un fenomeno editoriale senza precedenti. Pubblicato in proprio dall’autrice, in pochissime settimane ha venduto più di 200.000 copie solo negli Stati Uniti. Il libro, ora pubblicato da una delle più importanti case editrici americane dopo un’asta milionaria, ha scalato tutte le classifiche. Una storia d’amore unica, intrisa di travolgente romanticismo e intensa come la vita, sullo sfondo del mare incontaminato dell’oceano Indiano.
Recensione
di CriCra
È domenica pomeriggio. Fuori il tempo è un disastro. Piove e fa freddo. E cosa c’è di meglio che impiegare questo tempo per commentare la lettura di un bel libro appena concluso? E allora eccomi qui a buttare giù qualche pensiero su uno dei titoli uscito nei primi giorni di questo mese di gennaio.
L’isola dell’amore proibito è il libro d’esordio dell’autrice Tracey Garvis Graves, la quale, dopo aver auto pubblicato il suo libro, grazie alla forza del passaparola digitale, ha avuto la fortuna di vedersi proporre da una grande casa editrice (Plume/Penguin) la possibilità di pubblicazione su scala mondiale. Per non parlare poi del fatto che la MGM ne ha acquistato i diritti d’autore per produrre un film.
Ma torniamo al libro. Questa è la storia di due persone: Anna, docente d’inglese trentenne incaricata da una coppia di genitori di fare da insegnante di sostegno a loro figlio per il periodo estivo e TJ, sedicenne scontroso e introverso quanto basta, uscito da un brutto periodo della sua vita, tra ospedali e una malattia grave debilitante.
L’impatto con la trama è istantaneo. Vieni subito coinvolto da una piacevole sensazione di curiosità. Proprio come fareste davanti lo schermo di una TV o perché no di un cinema, ci si può tranquillamente mettere comodi, una bibita dolce e qualche snack e giù a sfogliare il libro, pagina dopo pagina.
Anna e TJ per un tragico scherzo del destino saranno catapultati fuori dalla normalità della loro vita quotidiana. Un incidente aereo. La lotta per sopravvivere in alto mare. L’approdo su una piccola isola tropicale in qualche angolo sperduto nell’oceano indiano.
Da questo momento in poi sarà la legge per la sopravvivenza a comandare e fare da guida alla loro vita. Tutto si compie per loro secondo una specie di routine giornaliera. Anna e TJ lottano e affrontano ogni nuovo giorno cercando di non lasciarsi andare all’angoscia, allo sconforto e perdere la speranza di un loro eventuale ritrovamento.
Avevo un mal di testa tremendo, lo stomaco
che brontolava e non avevo mai avuto tanta fame
in vita mia. Con la testa posata sul giubbotto di salvataggio,
rabbrividì e mi sforzai di non chiedermi quanto tempo
avrebbero impiegato per trovarci.
Dal giorno del naufragio il tempo scorre inesorabile. Giorni. Mesi. Addirittura anni. La loro amicizia è fiorita, si è intensificata. Il loro rapporto si è trasformato in una complicità automatica riflessa in ogni pensiero, in ogni loro gesto. Questo sentimento prende ancora più spazio nel cuore di TJ evolvendosi in qualcosa di molto più profondo. E lo stesso avviene in quello di Anna. È forse amore il loro?
I miei occhi si riempirono di lacrime mentre
immaginavo l’isolamento e il dolore che avrei patito se
TJ non fosse più stato al mio fianco.
“Non so se sia possibile morire di solitudine,
ma credo che arriverei a desiderarlo, dopo un po’”
gli dissi in un sussurro.
Speranza. Fede. Forza interiore. Amore nella sua semplicità. Sono questi i sentimenti che attraverso questa lettura l’autrice è riuscita a trasmettere. Due esseri viventi lottano con tutte le loro forze per sopravvivere contro l’inedia, contro le avversità di un luogo ameno e ostile, fino a quando una porta si apre dopo un calcio ben assestato da parte della dea bendata. Era ora, direi! E il ritorno alla vita li travolge.
Arrivata a questo punto della storia ecco quindi che mi sono domandata come avrebbe fatto proseguire la vicenda l’autrice. Ad ogni pagina mi sono ritrovata a sussurrare: “ecco adesso succede qualcos’altro di brutto” oppure il classico pensiero da “romanticona” quale sono: “non fare che si lasciano, dai!”
Fortunatamente sono stata accontentata. La trama è rimasta coerente fino alla fine. Le attrattive non sono state deluse. Anzi, nella vicenda sono stati messi in evidenza altri fattori importanti. La cattiveria e la malignità della gente. La natura umana è davvero molto volubile. Il non saper accettare l’amore sotto ogni sua forma in cui esso si manifesta è una grande dimostrazione di ignoranza. Uomo ama uomo. Donna ama donna. Bianco ama nero. Cristiano ama mussulmano. E in questo specifico caso età maggiore ama età minore e viceversa. Solo perché è diverso, non vuol dire che sia sbagliato. A volte mi stupisco ancora di quanto la gente troppe volte possa essere bigotta.
“Non sarò sempre come sono adesso.”
“In che senso?” “Ho tredici anni più di te,
invecchio ogni giorno che passa e non sarò sempre
come adesso.” TJ mi passò un braccio intorno alla vita e
mi attirò a sé. “Lo so, Anna. Ma se pensi che a me
importi solo il tuo aspetto vuol dire che mi conosci
meno di quel che credevo.”
Questo è un libro incantevole. Lo stile letterario usato è così semplice che si può tranquillamente leggere in un giorno. I personaggi ti catturano con i loro caratteri forti e fragili allo stesso tempo. Gli scenari descritti sono degni di un dépliant di viaggi per isole dalle acque cristalline e spiagge incontaminate. Senza tralasciare poi l’aspetto tragico della storia. Banale? Scontato? Se un libro è capace di catturarvi, farvi sorridere e commuovere allora non bisognerebbe in alcun modo definirlo con tali parole. Con me c’è riuscito, vedremo se sarà lo stesso per tutti voi. Buona lettura!