L'Isola di Iona

Creato il 30 giugno 2014 da Giovy

Picture from An Out of the way place 

La Scozia è un luogo davvero particolare e non credo basterebbe un anno per girarla tutta, isola per isola, montagna per montagna, glen dopo glen. Ci sono luoghi in cui la storia ha maggiormente lasciato il segno e quegli stessi posti hanno aiutato il carattere della Scozia a formarsi, secolo dopo secolo. Uno di questi luoghi potrebbe essere Stirling, oppure Culloden o forse Cawdor, tutti luoghi famosi per delle battaglie.
C'è un altro posto che ha plasmato la Scozia. Si tratta di una piccola isola nelle Ebridi Interne. E si chiama Iona.
Se cercate Iona sulla cartina, dovrete impegnarvi un bel po'.
E' un piccolo lembo (1 km x 5 km) di terra a sud-ovest delle coste scozzesi, a ovest dell'Isola di Mull.
Per arrivare qui si prende il traghetto della CalMac da Oban.
Il destino di Iona è strettamente legato a quello che è il santo protettore del Nord della Scozia.
Famoso in tutta la nazione, è capace di soppiantare Sant'Andrea e la sua croce nei cuori degli scozzesi. In Italiano si chiama Colombano, per chi viene dalla Scozia è semplicemente Saint Columba.
Era un monaco irlandese che, su istruzione di San Patrizio, prese il largo dall'isola di Smeraldo, per andare a cristianizzare qualche altra terra pagana. Siamo nel 500 d.C circa.
Quando arrivò sull'isola, Colombano fondò un monastero, che probabilmente fu la prima comunità monastica della Scozia.
Per uno Scozzese, fare un viaggio a Iona può avere vari significati.
Qui, infatti, c'è il più antico cimitero dei Re Scozzesi. Personaggi illustri come i vari "Malcolm" sono sepolti qui. Per non parlare di Macbeth che giace proprio vicino a Duncan, ucciso dal suo stesso pugnale.
Se l'Isola di Anglesey è a madre del Galles, Iona è la madre della Scozia.
Tutt'oggi arrivano su questa isoletta un sacco di pellegrini che si fermano a pensare, pregare e riflettere nella locale comunità ecumenica.
E' una cosa che il 90% dei turisti che approdano, in giornata, sull'Isola non sa.
L'Abbazia svolge ancora oggi la sua funzione di comunità, farovendo gli incontri e gli scambi religiosi e culturali tra le persone.
Alla partenza dell'ultimo traghetto qui regna il suo del vento unito, a tratti, a quello del silenzio.
Le campane del vespro... e poi di nuovo silenzio.
L'Isola è dotata di alcune strutture ricettive, come hotel o B&B, ma su questo non so proprio consigliarvi direttamente al momento.
Quello che posso dirvi è che certi posti vanno vissuti nel mondo in cui richiedono loro stessi di essere scavanti, esplorati, capiti e compresi.
Iona è così importante da essere stata messa sotto al tutela di Historic Scotland, un ente che vigilia su monumenti e zone particolarmente significative.
Se avete voglia di una Scozia autentica, nel suo bene e nel suo male, Iona è il luogo giusto perché non viene invasa ma visitata in giusta misura.
Le Ebridi, come forse sapete, si dividono in Interne (Sud, raggiungibili da Oban) e Esterne (Nord, raggiungibili da Ullapool). Per esperienza vi dico che un viaggio dalle parti delle Esterne è utile per farvi rendere conto di cosa possa essere il carattere isolano della gente e per capire un po' come si sente, simpaticamente, un "invasore".
Le Interne sono più malleabili e abituate alla gente che vi approda.
Natura, Vento, Storia e Silenzio i sovrani indiscussi di luoghi come questi.
E' bene tenerne conto quando si parte verso certi lidi.
Se volete un grande assaggio di ciò che fu Iona o la Scozia di quei tempi, non perdetevi i filmati di Neil Oliver.
A me fanno sempre venire una gran voglia di partire!

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