L'isola maledetta di Poveglia

Creato il 26 novembre 2011 da Pensierospensierato @P3nsi3ro
Venezia...mon amour!
Amo a tal punto Venezia che spesso mi verrebbe voglia di trasferirmi lì armi e bagagli, non foss'altro che, a frenarmi, sono gli affitti decisamente esorbitanti.
Però, essendo io una tipa abbastanza solitaria, e preferendo la tranquillità alla confusione, mi piacerebbe visitare di più un luogo un po' appartato che non qualche altra zona meta di maggior traffico turistico.
Ebbene, c'è una di queste aree veneziane che mi sono ripromessa di visitare al più presto, certo non quando piove e c'è il rischio di buscarmi un raffreddore di tutto rispetto come l'ultima volta che mi ci sono recata...

Poveglia, Venezia

La mia meta sarebbe un’isola del sud della laguna che collega la bocca di porto di Malamocco con Venezia
Ha una superficie di 7,25 ettari, e si classifica dunque come un’isola piuttosto grande del canale lagunare. Quest'isola è stata, ed è tuttora, una buona fonte folkloristica di leggende, che hanno dato vita ad inquietanti dicerie. Nulla a che vedere con l'Isola dei Morti o l'Isola di Sant'Ariano, di cui parlerò ben presto perchè sono altre due isolette "stregate" della mia Venezia. 
Quest'isola, stregata lo è per davvero, e ne parlo per inziare alla grande il dossier sulle isole stregate di Venezia di cui avevo parlato giusto l'altro giorno con il post sull'isola di San Secondo.
Lei è Poveglia, l'isola maledetta.
La storia di quest'isola, accessibile solamente da Venezia o da Chioggia mediante battelli e traghetti privati, si perde nel tempo.  Negli anni in cui a Venezia si diffuse la terribile epidemia di Peste Nera, la città si trasformò ben presto in una fabbrica di cadaveri, e per evitare il diffondersi di ulteriori epidemie, i cittadini veneziani decisero di utilizzare Poveglia come una sorta di lazzaretto, trasportando sull’isola i cadaveri degli appestati per darvi sepoltura in fosse comuni, come si usava al tempo.
Per il timore crescente che l'epidemia potesse diffondersi a velocità ancor più sostenuta, il Consiglio della Serenissima decise che anche i moribondi dovessero essere trasportati qui e collocati in un grande edificio appositamente realizzato nel 1805. Purtroppo però, visto che l'intensità della pestilenza non accennava a diminuire, sull'isola vennero portate anche le persone che mostravano solo alcuni sintomi della peste, divenendo quindi un ricovero per malati, moribondi, ma anche per persone sicuramente sane ma che l'isteria collettiva aveva giudicato malate e quindi esiliabili.

Fossa comune a Poveglia

L’isola fu abbandonata nel 1968, ed ora è in grave stato di abbandono, nonostante il Magistrato alle Acque di Venezia l'abbia inserita in un progetto di recupero del territorio. Durante gli ultimi scavi che sono stati fatti, sono però emersi numerosissimi resti umani, e i lavori sono stati interrotti per favorire il recupero di quelle ossa.
Su internet ho poi scovato una seconda versione della storia, secondo cui nell'isola sarebbe stato edificato un ospedale psichiatrico usufruendo dell'edificio che aveva ospitato il lazzaretto.

L'edificio di Poveglia

Questa storia, per lo più ignorata in Italia ma già più conosciuta all’estero, descrivere come i pazienti dell'ospedale psichiatrico di Poveglia cominciassero ad affermare di aver visto i fantasmi degli appestati, i cui corpi ancor oggi giacciono nelle fosse comuni dell'isola, e udito mormorii provenire da ogni dove; alcuni di essi affermarono anche che qualche fantasma era apparso per portare con sè qualcuno dei pazienti, e sembra si siano verificati alcuni casi di sparizione di malati, all'interno dell'ospdale psichiatrico.  Si dice anche che, nonostante i resoconti di malati di mente non venissero minimamente presi in considerazione e nessuna indagine venne mai avviata, l'unico che sembrò prestare attenzione al caso fu il direttore dell’ospedale, medico molto ambizioso e deciso a ogni costo a scoprire le cause della follia dei pazienti. Per far ciò però si avvaleva di trattamenti a dir poco rozzi che più che a metodi scientifici assomigliavano a delle vere e proprie torture. Per diversi anni egli perseguì nelle sue ricerche, del tutto incurante delle sofferenze disumane che infliggeva ai suoi pazienti, e alla fine, per rispettare la regola del chi la fa l'aspetti, sembra che anche il medico iniziasse a vedere gli spiriti degli appestati che, si dice, un giorno lo spinsero addirittura al suicidio.
Ebbene, questa storia non ha alcun fondamento di verità.
Poveglia è effettivamente un ex lazzaretto, ma non venne mai adibita a ospedale psichiatrico. Divenne invece sede di una casa di riposo per anziani, in seguito chiusa dal 1968, ma non ebbe mai la funzione di ospedale psichiatrico. Probabilmente le fonti che tanto parlano di quest'isola si confondono con quella, sita nelle immediate vicinanze, di San Servolo, abidita a manicomio per soli pazinti maschi o ancora con quella di San Clemente, che effettivamente ospitò un manicomio femminile fino agli inizi del secolo scorso.
Recarsi sull'isola è vietato, in quanto appunto è proprietà privata, e non ci sono traghetti del servizio pubblico che vi facciano tappa. Bisognerebbe dunque munirsi di un motoscafo o comunque di un mezzo proprio e andarvi, ma non chiedete ai veneziani di accompagnarvi: soprattutto se si tratta di pescatori, essi eviteranno accuratemente il luogo, perchè lo credono maledetto, nonostante sembra che nelle acque che circondano Poveglia il pesce sia molto abbondante...
Se volete vedere altre immagini dell'isola maledetta vi rimando al sito che contiene quelle che ho usato per l'articolo, e se non siete troppo paurosi, datevi un'occhiata a questi video girati sull'isola di Poveglia da tre giovanotti che vi si sono recati a farvi un'indagine "paranormale". Non dico nulla su quanto hanno girato i tre, i video servono solo a farvi meglio conoscere questo luogo davvero molto affascinante.
Bene, ora che avete visto che bel posticino è Poveglia, cosa nasconde e cosa potrebbe offrire, se non avete paura....sto organizzando una spedizione sull'isola...chi si aggiunge?

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