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L’Istat vede la ripresa: dopo un triennio la recessione è finita, “gli occupati crescono”

Creato il 07 maggio 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

L’ottimismo dell’Istituto di Statistica arriva fino al 2017 sulla scia del recupero del reddito disponibile, del calo della disoccupazione e della crescita della domanda interna. In particolare, nel 2015 si prevede un aumento del prodotto interno lordo italiano pari allo 0,7% in termini reali, cui seguirà una crescita dell’1,2% nel 2016 e dell’1,3% nel 2017. Contemporaneamente, nel 2015, all’aumento dell’occupazione (+0,6% in termini di unità di lavoro) si accompagnerà una moderata riduzione del tasso di disoccupazione che si attesterà al 12,5% quest’anno e calerà al 12% nel 2016 e all’11,4% nel 2017.

(radionbc.it)

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La spesa privata per consumi “è attesa consolidarsi nel triennio 2015-2017″. Quest’annno i consumi privati registreranno una crescita pari allo 0,5%, favorita da un’evoluzione positiva del reddito disponibile e dal graduale incremento dell’occupazione. Il tasso di risparmio si attesterà poco al di sopra dei valori del 2014. Nel biennio successivo, l’aumento dei redditi da lavoro dipendente, associato a una ripresa dell’occupazione, “continuerà a sostenere i consumi privati che aumenteranno dello 0,7% nel 2016 e dello 0,9% nel 2017″.

L’inflazione segnerà un moderato recupero dal 2015. Nella media dell’anno, il deflatore della spesa per consumi finali delle famiglie si attesterà su un valore positivo ma prossimo allo zero (+0,2%). Nel biennio successivo, nel quadro di una netta inversione di segno del contributo della componente esogena e del miglioramento dello scenario macroeconomico interno, riprenderà il processo inflazionistico. In assenza dell’applicazione delle clausole di salvaguardia relative ad accise e aliquote Iva, nel 2016 il deflatore della spesa per consumi finali delle famiglie è previsto in media all’1,4% mentre nel 2017 si attesterà su un valore appena superiore.

Maggior stabilità e miglioramento delle condizioni di accesso al credito. Secondo l’istituto, nel 2015, la relativa stabilità dei mercati monetari e finanziari favorirà il miglioramento delle condizioni di accesso al credito. La ripresa economica e il miglioramento delle aspettative costituiranno un ulteriore elemento di stimolo alla ripresa del processo di accumulazione del capitale. La crescita degli investimenti si attesterà all’1,2% e sarà trainata principalmente dalle macchine e attrezzature e dalla spesa in beni della proprietà intellettuale, a cui si accompagnerà un lieve recupero della componente residenziale. La dinamica degli investimenti in altre opere di costruzione risulterà in lieve rallentamento nell’anno in corso. La dinamica degli investimenti fissi lordi è prevista rafforzarsi nel 2016 (+2,5%) e nel 2017 (+2,8%). (AGI)


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