L'Italia che ha in mente

Creato il 11 marzo 2011 da Salvom1983
Quando dalla pazzia comincia ad affiorare un metodo, è bene diffidarne.
L. Sciascia

Questa volta sono d'accordo con Berlusconi: Se fosse stata varata prima la riforma della giustizia, "non ci sarebbe stata quella situazione che ha portato a cambiamenti di governo, all'annullamento di una classe di governo nel '92-'93". In soldoni, con questa legge non sarebbe mai scoppiata Tangentopoli. Quest'uomo non finirà mai di stupirci. Secondo lui questo è un buon modo per promuovere il provvedimento. La cosa interessante è che ha ragione: lo scopo della riforma è quello di mettere la magistratura alle dipendenze della politica, e se i partiti della prima repubblica avessero disposto del potere giudiziario nel modo in cui Berlusconi desidera avrebbero adeguatamente seppellito tutto.
Il nostro eroe ci ha abituato a rivelarci i suoi pensieri più intimi con esternazioni dettate dall'istinto, che puntualmente travisiamo e fraintendiamo, da mistificatori quali siamo. Per chi non avesse ancora capito il concetto di giustizia di Berlusconi, questa frase lo illustra perfettamente: la legge è uguale per alcuni e più uguale per altri (soprattutto lui).
Non serve scomodare Montesquieu per capire che sottomettere la magistratura al controllo del governo è un'idea folle. La separazione dei poteri è un principio elaborato circa 250 anni fa. Si vede che qualcuno è lento di comprendonio, e qualcun altro l'ha invece capito così bene da volerlo accantonare. Eppure quel famoso corso c'era quasi riuscito! D'accordo, poi l'hanno spedito in mezzo all'Oceano Atlantico. Ma stavolta gli austriaci non dovrebbero fare troppe storie...