L’Italia ha reagito meglio?? (2)
In questa seconda puntata mostro i dati sul tasso di disoccupazione. Il confronto è fatto con le maggiori economie e con qualche altra nazione un po’ più piccola. Ho tralasciato alcune nazioni emergenti perché le condizioni del mercato del lavoro non sono paragonabili.
Nella tabella sono riportati i dati del 2007, 2008 e 2009 e la variazione del tasso di disoccupazione tra 2007 e 2009 (dati tratti dal sito Eurostat).
Tasso di disoccupazione 2007 2008 2009 variazione 07-09
Area Euro 7.5 7.5 9.4 1.9
Germania 8.4 7.3 7.5 -0.9
Irlanda 4.6 6.3 11.9 7.3
Grecia 8.3 7.7 9.5 1.2
Spagna 8.3 11.3 18.0 9.7
Francia 8.4 7.8 9.5 1.1
Italia 6.1 6.7 7.8 1.7
Olanda 3.2 2.8 3.4 0.2
Austria 4.4 3.8 4.8 0.4
Polonia 9.6 7.1 8.2 -1.4
Portogallo 8.1 7.7 9.6 1.5
Gran Bretagna 5.3 5.6 7.6 2.3
Stati Uniti 4.6 5.8 9.3 4.7
Giappone 3.9 4.0 5.1 1.2
Due dati sono abbastanza sorprendenti: la Germania ha registrato nel 2009 un tasso inferiore rispetto al 2007, come se la crisi non abbia avuto alcun impatto e anche la Polonia ha mostrato un andamento simile.
Nelle altre economie il tasso di disoccupazione è invece cresciuto tra 2007 e 2009. Il dato peggiore, come risaputo, lo ha messo a segno l’economia spagnola con un incremento di quasi 10 punti. Poi troviamo l’Irlanda, economia piccola molto esposta agli andamenti dei mercati esteri, e gli Stati Uniti, l’epicentro della crisi. Le altre Nazioni mostrano incrementi abbastanza simili. L’Italia ha fatto segnare un incremento del tasso di disoccupazione dal 6.1% del 2007 al 7.8% del 2009.
Nel corso dei tre anni considerati, gli Stati Uniti e l’Irlanda hanno superato l’Italia. Il dato nazionale è rimasto inferiore alla media dell’Area Euro e a quello francese ed è di soli 0.3 punti percentuali superiore a quello della Germania nel 2009.
Questi dati mostrano che l’impatto profondo che la crisi ha avuto sull’andamento dell’economia italiana, come evidenziato nel post precedente, non ha poi avuto conseguenze profonde sul tasso di disoccupazione. Il mercato del lavoro italiano ha retto abbastanza bene all’avanzare della crisi.
Da piccolo economista devo però ricordare che il tasso di disoccupazione non è un indicatore perfetto e contiene alcuni limiti che lo rendono non particolarmente affidabile quando si verificano alcune circostanze. Per questo nelle prossime puntate proporrò qualche dato che potrà dare una visione più completa della situazione occupazionale a livello internazionale.