L’Italia Nostra

Creato il 07 novembre 2013 da Molipier @pier78
Raffaella Diano vedi altri articoli 07 novembre 2013 10:30 3 Flares Filament.io Made with Flare More Info'> 3 Flares ×

Da calabrese sono orgogliosa di raccontare questa bella notizia!

Maria Giovanna Pietropaolo, 25 anni, italianacalabrese di Vibo Valentia, è la prima italiana a vincere il prestigioso premio Henry Dunant che viene riconosciuto  “a un lavoro accademico eccezionale che contribuisca ad approfondire e rinnovare l’impegno nel campo dei diritti umani“.

Si è laureata a Firenze in giurisprudenza per essere poi ammessa all’Accademia del Diritto Umanitario Internazionale e dei Diritti Umani di Ginevra. Ora è tirocinante nel Comitato della Croce Rossa Internazionale, dove si è fatta subito notare per la passione e l’impegno profuso nello svolgimento del ruolo.

Da sempre appassionata di diritto internazionale, ha fatto della solidarietà e della generosità i principi guida del suo percorso accademico e lavorativo dimostrando carattere, fermezza e grande senso di umanità.

Tra i suoi progetti vi è anche quello di garantire l’assistenza legale che, come lei stessa evidenzia, se pur non prioritaria come quella medica, è necessaria nelle situazioni di guerra e violenza, per dare aiuto agli individui nelle relazioni con le autorità.

Ecco. Un’altra eccellenza italiana che presta il proprio servizio fuori dai confini della terra madre dove, forse più che in terra nostra, ci sono delle opportunità reali per dimostrare il proprio valore e per mettere in pratica ciò che si è appreso in anni di studio e di specializzazioni post laurea.

E’ la stessa Giovanna Pietropaolo che ci regala uno spunto di riflessione importante quando evidenzia la differenza tra i migranti del passato, che abbandonavano l’Italia nostra per fame e misera alla ricerca della terra promessa, e i migranti odierni, per lo più giovani, che fuggono dal paese natio con una laurea in tasca perchè derubati di ogni possibilità di un futuro stabile che in passato era stato loro promesso. Vanno altrove, dove è possibile almeno provare a realizzare i propri sogni. Almeno tentare.

E’ triste e desolante vedere un paese come l’Italia scivolare lentamente verso l’oblio, svuotarsi di contenuti e menti preziose che lo renderebbero unico, ricco e prospero.

E la cosa inaccettabile è che si rimane a guardare, si rimane in attesa di qualcosa che non avverrà. I politi, gonfi di benessere e privilegi, sono ormai ciechi e sordi. E, spesso, incompetenti.

Invece di adottare soluzioni concrete, come ha fatto la Germania, per riportare a casa le nostre eccellenze con incentivi economici e prospettive a lungo termine. Riportarli nella Patria della cultura, del patrimonio artistico e del famoso “made in Italy”.

Un paese impoverito dall’avidità di alcuni a danno di molti che si ritrovano orfani di prospettive future. Un paese in affanno che ha poco tempo per ritrovare la propria identità. Un paese dove i bambini sono sempre meno, gli italiani sono sempre meno, i colori sono sempre meno.

Ma dobbiamo, comunque, sperare e agire!

http://www.chebellanotizia.it/

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