Leggendo un articolo di Luciano Gaglioti su “Il Messaggero” di oggi, mi sono sempre più convinto che il nostro Paese non solo è ormai pronto per il ritorno al nucleare, ma anche che i vantaggi che ne trarremo saranno numerosi.
E ai tanti contestatori rispondo così: perché continuiamo ad importare energia nucleare ad altissimi costi dall’estero, rinunciando a produrcela qui danoi? Se il nucleare è così pericoloso, perché attualmente è presente in moltissimi Paesi, anche in zone densamente poplate?
Inoltre, sempre Gaglioti, l’autore dell’articolo, riporta uno studio de “Il Sole 24 ore” secondo cui “il risveglio nucleare potrebbe attivare fino a 20000 nuovi posti di lavoro”.
Del resto “per l’Italia il nucleare è qualcosa di familiare, visto che con i ragazzi di via Panisperna e con il Cnen (Comitato italiano energia nucleare) di Felice Ippolito siamo stati fra i primissimi ad attivarci negli usi specifici dell’energia atomica”.