Il vero problema della serata, però, è stato il coinvolgimento di Belinelli, che ha chiuso con 23 punti tirando però con il 36% da due (4/11) e forzando in tantissimi casi, spesso inutilmente; la difesa è stata anche peggio dell’attacco: l’uomo difeso dalla guardia degli Hornets ha continuato a segnare senza problemi e senza nessun contrasto, spesso è sembrato che al Beli neanche interessasse la fase difensiva. Difficile capire perchè Pianigiani non abbia provato a sostituirlo quando la situazione era piuttosto drammatica, magari con Aradori, utilizzato solamente per 46″ o con qualcuno che avesse un po’ più voglia di sbucciarsi le ginocchia.
Nel primo quarto i nostri partono malissimo andando subito sotto avendo il solo Bargnani a referto, ma riprendendosi verso la fine del tempo recuperando e chiudendo avanti di un punto (18-19) il quarto. Nel secondo gli azzurri mostrano tutto il loro talento e la compattezza mettendo a segno un grandissimo parziale che ci porta sopra anche di 17 punti e ci fa ben sperare.
Invece al rientro dagli spogliatoi i nostri ragazzi pensano di aver già vinto, non fanno altro che perdere il pallone forzando in attacco e guardando gli avversari segnare in difesa senza dare il minimo segnale di reagire e permettendogli di rientrare a contatto fino addirittura all’aggancio e al sorpasso finlandese. Il finale è al cardiopalma con l’Italia che cerca di buttare via la partita in tutti i modi lasciando tirare da tre punti Ranniko e Salin, restando a galla solamente grazie a una palla recuperata da Giachetti e ai tiri liberi finali segnati da Belinelli. La Finlandia con 12 secondi sul cronomento, poi, non riesce neppure a tirare, più per loro demerito che per bravura dei ragazzi di Pianigiani.
Insomma, con questa vittoria l’Italia si porta a 4 vittorie e 3 sconfitte e la prossima gara contro il Montenegro in casa sarà quella decisiva ovviamente.