L'oasi WWF di Valle Averto: un angolo nascosto della laguna di Venezia

Creato il 12 ottobre 2014 da Pizzo76

Il rifugio faunistico di Valle Averto occupa un'area di circa 200 ettari e dal 1985 è di proprietà del WWF. Valle Averto è una tipica valle da pesca della laguna di Venezia tra le più integre: è anche un ambiente molto interessante per la sosta e la nidificazione di molte specie ornitiche. 
Nonostante l’oasi di Valle Averto sia distante solo pochi chilometri da casa mia, non ho mai avuto l’occasione di visitarla. Questo sabato di settembre decido finalmente di prendere macchina fotografica e binocolo e di visitare questo angolo di laguna veneta ancora da me sconosciuto. Le visite di Valle Averto sono solo di sabato e di domenica alle ore 10.00 e l'ingresso costa circa dieci euro. Non c’è bisogno di prenotare, ci si presenta lì e si inizia la visita guidata attraverso un comodo sentiero della durata di circa due ore. Consiglio comunque di fare una telefonata prima di partire; al mio arrivo, infatti, scopro che sono l’unico visitatore della giornatae, per mia fortuna, non c’è un numero minimo per partecipare alla visita. Insieme alla guida inizio così la passeggiata immersi nella natura selvaggia della laguna di Venezia.

tipici casoni della laguna di Venezia


La guida mi spiega che grazie al fatto che da almeno dieci anni non si è più sparato un colpo di fucile contro la fauna selvatica, Valle Averto ospita moltissime specie di animali, e in particolare migliaia di folaghe e anatre che ci trascorrono l'inverno trovando tranquillità e cibo abbondante. Il WWF negli anni ha preparato un itinerario con percorsi e torrette di osservazione che permettono ai visitatori del rifugio di osservare la fauna selvatica senza arrecarle troppo disturbo.Essendo l’unico visitatore la guida mi lascia salire sopra all'altissima torretta di osservazione aperta altrimenti solo al personale. Da qui la vista spazia su una buona parte della laguna di Venezia e si può avere un gran colpo d’occhio su tutta l’oasi di Valle Averto. 

torretta di osservazione



l'oasi Valle Averto dall'alto


Ogni stagione è adatta per osservare la flora e la fauna tipiche delle zone umide alto-adriatiche; nel periodo autunno-inverno i contingenti svernanti danno la possibilità di vedere molti  animali, difficilmente visibili in altre aree lagunari, dove la caccia non permette agli uccelli sufficienti periodi di tregua.L'oasi di Valle Averto comprende ampi spazi d'acqua salmastra, barene, canneti e specchi d'acqua dolce, questi ultimi alimentati dal vicino canale Novissimo.


L'allevamento ittico nelle acque salmastre è un'attività tradizionale, conosciuta fin dal tempo degli etruschi. I giovani pesci nati in mare entrano nelle valli di pesca e vi trascorrono alcuni anni fino al momento della riproduzione. In questa fase, in autunno, i branzini, le orate, i cefali e le anguilletentano di ritornare al mare per depositare le uova, e il vallicolotore procede alla cattura utilizzando speciali strutture denominate lavorieri o colauri.

l'autunno e l'inverno sono i periodi migliori per l'osservazione della fauna



Dai pannelli informativi si intuisce che gli animali più numerosi all'interno di Valle Averto sono sicuramente gli uccelli. Le specie più frequenti sono la folaga e parecchie specie di anatre, tra cui il germano reale, la garzetta, il moriglione e l'alzavola (tutti nidificantainTi); quando è freddo intenso arrivano anche nutriti contingenti di oche selvatiche. I mammiferi sono rappresentati dalla donnola, dalla puzzola, dal tasso e dalla volpe. Da segnalare anche la presenza di cavalli introdotti alcuni anni fa e che vivono allo stato brado ed è facile vederli durante le visite guidate.



Purtroppo oggi non ho visto molti animali, ma non è stato questo lo scopo della mia visita. In effetti se desideravo vedere da vicino gli animali sarei andato in uno zoo qualsiasi; in un'area protetta WWF, invece, si viene per capire e studiare il territorio, oltre che a imparare a rispettarlo e sotto questo punto di vista l'oasi di Valle Averto ha molto da offrire.
Vedi anche: My Veneto

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