Già da piccolo cercavo di trovare nuove prospettive nel vedere le cose. Trovare l’invisibile nel visibile, catturare il particolare, magari a parole è difficile a spiegare, meglio con un fotografia. La vita frenetica è il poco tempo disponibile ormai ci ha distolti dall’osservare, ma il fotografo deve prendersi il suo tempo e avere il cosiddetto “L’occhio del Fotografo”, vedere la scena complessiva, ma scovare particolari interessanti come geometrie naturali, un piccolo particolare… tutte cose materiali, fisiche che si possono toccare. Il difficile è cogliere l’atmosfera, il pensiero, l’emozione… particolari che rendono una fotografia che da emozioni.
L’occhio del fotografo deve essere allenato a vedere l’invisibile, sta nel fotografo cogliere l’attimo e creare una buon scatto, non dipende dall’attrezzatura a disposizione, non importa quanto abbiamo investito, la bravura la si conquista sul campo scattando molto e analizzando in un secondo momento cosa manca in una foto per renderla migliore, un precorso lungo, forse difficile, ma alla fine da molta soddisfazione e sinceramente vedere al di la delle cose rende più sereni.