8 maggio 2013 di lelemastroleo
Ernesto De Donno: Franite
…l’odore è quello sacro del cardo
arso da un sole devoto e anziano,
il sapore del seno di una madre
umido di sale e terra rossa,
sapido di misticanza e finocchio,
che chiude gli occhi alla fame
dei miei ricordi e sale sulla selva
a rimescolare la rena di un inverno,
che scambia il sangue lucido delle vene
in una notte di rossi primitivi,
per mettere a tacere quel filare,
quel frizzo di rondine calante,
quello strisciare di lucertola monca,
che non prenderà mai il vento…