L'Odore della Carta: Come Imparai a Non Preoccuparmi e ad Amare l'E-Book

Creato il 14 agosto 2012 da Giobblin @MrGiobblin

Il caldo agostano continua a mietere vittime, e non parlo di anziani solitari. Molti cervelli, purtroppo, non riescono a sostenere le alte temperature e sono costretti a restare in standby. L'estate è il periodo migliore (specie in Italia) per le polemiche sterili. Non che nel resto dell'anno siano assenti.  Ma le chiacchiere qualunquiste e disinformate prosperano sotto gli ombrelloni, si diffondono come un incendio sui bordi delle piscine, e si moltiplicano a dismisura tra i tavolini dei bar. E Internet non è da meno. Il Web è praticamente costruito sulle polemiche (e sul porno, ma questa è un'altra storia): più stupide sono e più gente accorre a dare il suo contributo. La diatriba tutta italiana del Libro VS E-book è una delle mie preferite. Dato che appena pochi giorni fa la scrittrice Margherita Loy ha sparato una bella doppietta su Il Fatto Quotidiano non potevo non buttarmi nella mischia, felice come una mosca nel paese delle cacche. Gli articoli in questione sono Non cederò mai all'e-book e E-book, il futuro sarà snob e discriminante?

Leggeteli, fanno tenerezza. Il primo contiene la parola e-book solo nel titolo, nella prima riga e nell'ultima riga. Il resto è una lista di libri consigliati ad un amico anni fa. Livello di attinenza con l'argomento "libri digitali": -10000.
"Ricordo dei tempi antichi, prima degli e-book, dei kindle, degli iPad…. In quei secoli lontani, una persona cara in partenza per le vacanze mi chiese quali libri avrei potuto prestarle; “libri non troppo ingombranti”, aggiunse. Allora, per un libro che doveva viaggiare, bisognava ottimizzare costi e benefici cioè era necessario un buon rapporto peso/qualità."

Ne deduco che in questi favolosi tempi antichi, prima che la Tecnologia Kattifa ci schiavizzasse, si era liberi di prestare libri agli amici seguendo rigidissimi parametri:

1. Grandezza massima: 20X13cm
2. Numero massimo di pagine: 120
3. Originalità

...si, ok.  A parte che finchè non gli presti il Signore degli Anelli il tuo amico non dovrebbe avere problemi a infilare libri nella valigia, non capisco sinceramente la connessione tra l'astio per il digitale e il piacere della lettura.

Per fortuna la Loy mi è venuta incontro, scrivendo un secondo articolo a tema e-book il giorno dopo. Una perla di qualunquismo e disinformazione che mi ha fatto lacrimare dalla gioia.
Come si può prestare un libro elettronico che ci è piaciuto a una persona che non ha e non può permettersi un lettore? Sono moltissime e soprattutto sono persone in Italia per lavorare e non sempre hanno dimestichezza con la tecnologia. Se il futuro sarà solo digitale, sarà snob e discriminante? Solo chi possiede una carta di credito potrà scaricare quello che desidera leggere?



E questa è solo la punta dell'iceberg. Lascio a voi la lettura dei due articoli: non ho intenzione di approfondire oltre. Suggerisco anche la lettura di questo articolo sul blog di Sommobuta, per la serie "hanno la faccia come il culo". (Due risate me le sono fatte, ora passiamo oltre). La cosa veramente triste- che avevo già sottolineato poco tempo fa- è che queste "superstizioni" sono estremamente radicate in Italia. Un Paese talmente avvezzo alla tecnologia che, tanto per fare un esempio balordo, la SIAE fornisce un bonus ai dipendenti disposti a passare dalla penna al computer. Nel fottutissimo 2012. Poi ci si meraviglia che l'e-book venga tacciato di stregoneria.

La comparsa della setta degli "Odoratori della Carta" è un'ovvia conseguenza del cocktail di ignoranza e disinformazione che ci portiamo dietro da secoli. Questi simpatici neoluddisti sono impegnati in una tragicomica crociata- sui giornali e soprattutto su Internet- che fa delle sensazioni tattili e olfattive il suo cavallo di battaglia. "Vuoi mettere il profumo di libri vecchi?" "Ma anche la carta nuova non scherza!" "E il cuoio della copertina?" "A me piace tagliarmi col bordo delle pagine!" "Io lecco l'inchiostro!" "E la possibilità di fare un buco fra le pagine e infilarci l'uccello dentro? Vogliamo parlarne?"
Cose del genere. Li trovate ovunque: su Twitter, su Facebook, sul Fatto Quotidiano, sui forum. Se fossi in loro, sarei più preoccupato dalla bassissima quantità di lettori nel Paese piuttosto che del formato di un libro. Io continuo a comprare quantità mostruose di libri cartacei. Perchè li amo DAVVERO. Adoro spulciare bancarelle, visitare Amazon o simili, e comprare libri usati/scontati in libreria. Ma adoro anche gli e-book. Perchè sono economici, pratici, facili da scaricare e sì, possono essere prestati agli amici, pensate. A meno che non siano protetti da DRM, ma molte case editrici straniere li stanno togliendo. In Italia non siamo ancora arrivati a certe vette di lungimiranza. Ma di che avete veramente paura,Odoratori? Ve lo spiego con parole semplici, così potrete seguirmi senza perdere sangue dal naso: gli e-book non sono qui per rubare le vostre esperienze. Non vi entrerà in casa uno squadrone S.W.A.T per distruggere i vostri libri vecchi.

"Faccia a terra, brutta m***a! Getta quella copia de Il Vecchio e il Mare!"


Il vostro problema- oltre all'abissale ignoranza tecnologica e alla scarsa adattabilità- è un malinteso di fondo. Aprite bene le orecchie: i libri cartacei non spariranno. Gli e-book non mangiano la carta. Potrete tranquillamente continuare ad acquistare libri cartacei- vecchi e nuovi- per moltissimo tempo ancora. Potrete scambiarli, odorarli, leccarli, farci l'amore. Tutto quello che avete fatto fino ad adesso. Gli e-book sono il futuro. Sono economici, ecologici, facili da diffondere, sempre reperibili. Anche i dispositivi per la lettura- gli e-reader, per intenderci- diventeranno sempre più economici e facili da utilizzare. Ci saranno più e-book e meno libri stampati: non vedo nessuna estinzione all'orizzonte. Quindi non rompete con le vostre lamentele. E lo dico con tutta la pazienza, la comprensione e la passione derivati da 21 anni di lettura intensiva. Amo i libri. Per quello che c'è dentro. E le vostre lamentele da snob retrogradi mi fanno solo ribollire il sangue. Ma ne riparleremo. Inevitabilmente.
PS: un mondo in cui non vengono abbattuti alberi per dare alle stampe certe atrocità è un buon mondo. Pensateci su.



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