L’officina della camomilla (Girls)

Creato il 16 febbraio 2013 da Ildormiglione @ildormiglione

Partiamo esattamente da dove avevamo finito con Claudio e Francesco: Cos’era L’officina della camomilla prima che arrivaste voi, e cos’è ora che invece siete parte del gruppo?

AnnaPrima era un’orchestrina sgangherata, ora è un’orchestrona sgangherata che fa anche il servizio pettinatura ai concerti!

A loro ho chiesto di provare a venderci il vostro cd come se fossero dei Roberto Da Crema, a voi chiedo di farlo come se foste delle piccole Vanna Marchi. Cosa ci direste per farci acquistare il vostro album?

A: Oddio ho passato gli anni del liceo a spararmi Vanna Marchi e quindi la cito: Perché con il disco dell’officina eliminerete tutte le tossine e piscerete come cammelli! D’aCordo!

Ilaria: Questo è il disco migliore che sentirete mai al mondo d’accordooooooo? Se non lo comprate vi ammazzo il gatto.

Da quali esperienze vengono Ilaria e Anna, e cosa portano di nuovo all’interno de L’officina della camomilla?

A: Veniamo dai Balcani e portiamo la droga.

I:  Veniamo dai Balcani e portiamo la droga. Si.

Se “LA FEBBRE DELLA PUTTANA” l’aveste scritta voi, che titolo avrebbe e cosa direbbe la canzone? Claudio ci ha parlato “del rapporto difficile che si ha con quelle ragazze fulminate spinte da una febbre cerebrale.” Voi cosa vi sentireste di rispondere?

A: Per me lì dentro c’è la frase della vita. Davvero superiore. “E sei stupida come un freezer”. Serve aggiungere una spiegazione?

I: Claudio è stato esaustivo. se avessi scritto io la febbre della puttana parlerebbe di certi uomini spinti da una “febbre cerebrale”…si insomma quelli mai usciti dall’adolescenza. Gli rispondo che questo vale anche per le ragazze.

Vorrei che ci parlaste di “MORTE PER COLAZIONE”, canzone dai ritmi vivaci nonostante un testo piuttosto forte. Mi ha colpito ovviamente il ritornello: 
La mia ragazza è la solitudine 
la solitudine è un divano esploso 
ci sono morta dieci volte 
nell’azzurro dei cazzi miei “. 
Cosa significa?

I: Si parla di solitudine, anche quando si è fidanzati. Il divano è una cosa che dovrebbe ricordarti “casa/amore/famiglia”, come avere una ragazza, ma è esploso. Le ultime due righe io le leggo come “mi perdo troppo nelle mie cose e questo mi ammazza.” Ma dovreste chiedere a Fra.

Sono rimasto colpito da una sorta di ossimoro presente in DORMO 14 ORE AL GIORNO, ossia “ho vomitato l’arcobaleno“. La contrapposizione tra una cosa brutta, come il vomitare, ma il vomitare una cosa bella, come l’arcobaleno. E questa immagine mi ha ricordato il vostro logo, quello della bambina impiccata ad un fiore. Quanta dissonanza c’è ne L’officina della camomilla?

A: Molta, basti pensare ai testi che associano immagini sognanti a scenari con esplosioni varie. E anche tra noi dell’offa, credo che siamo molto diversi ma questo fa la nostra forza. Ci completiamo tutti moltissimo. Detta così suona un po’ troppo volemosebbbene, però è questo che siamo.

I: Tantissima. La contrapposizione bello e candido ma tragico e spietato, espressa nei modi più elementari, è un punto ricorrente nei testi e nel nostro immaginario in generale.

Ai ragazzi ho chiesto dei testi, molto crudi e violenti, pieni di un linguaggio che qualche perbenista definirebbe scurrile, che magari non si addice propriamente al mondo femminile. Ma la domanda che volevo fare è: avete mai pensato di scrivere voi qualche pezzo? Di cosa parlereste? Cosa ci si aspetterebbe da voi?

A: Ila, Taz sabato sera mi ha chiesto di cosa parliamo io e te quando ci vede confabulare. Alla mia risposta seria mi ha detto delusissimo: ah ma quindi non tipo “quello te lo consiglio, quell’altro no?”. Abbiamo un concept per un disco.

I: Chiaro, scrivo tutti giorni, poi quel che viene, viene. Mica ci si aspetta qualcosa. sole cuore amore.

Passando al cinema. Mi dite qualche film la cui colonna sonora vi ha colpito al punto da immaginare, pensare o sognare di aver composto voi?

A: Il favoloso mondo di Amélie“. Mi è piaciuta tanto anche quella di “Moonrise Kingdom”, film spettacolo.

I: Aaaah no. Non ne ho idea. Son troppi. Il primo che mi viene in mente è “On the road“.

Stessa e identica domanda posta ai ragazzi: visto che viene citata Monica Vitti, quale film suo vi sentireste di consigliare e perchè?

A: Io ricordo bene “Il Deserto Rosso“. Lo consiglierei perché è un allenamento. E’ un film abbastanza impegnativo da vedere, molto lento. Però se si supera questo “ostacolo” è davvero figo. Ti resta proprio impresso.

I: Aspetta che guardo su wikipedia..mhm…ne scelgo uno..”il mistero di Oberwald

Mi dite il titolo di un film che i ragazzi de L’officina della camomilla non guarderebbero mai e che invece dovrebbero vedere?

A: minchiabbboh

I: Titanic!

Questa è la domanda di rito, il nostro marchio di fabbrica immancabile: Ci dite l’ultimo film visto ed in esclusiva per “Il dormiglione” ci fate una recensione?

A: Io ieri ho rivisto “Robin Hood” il cartone, temo non ci sia bisogno di una mia recensione. Comunque è stupendo.

I:Les Miserables“. Cantano sempre.

Siamo giunti ai saluti finali. Se fossimo a “Le iene” dovremmo dirvi “Fate un saluto ai ragazzi”. Ma poichè non siamo lì vi faccio la domanda più banale del mondo. Progetti per il futuro? Se proprio dovete salutare qualcuno, fate un saluto a “Il dormiglione”?

A:Progetti per il futuro: suonare suonare suonare! Ovunque.

I: Suonare. Un sacco.



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