Inoltre, le assicurazioni private non potranno più risarcire le donne che si sottoporranno all’intervento, colpendo così il grande business dietro l’aborto. La governatrice Mary Fallin ha sempre fatto della battaglia a difesa della vita un punto centrale del suo programma elettorale e in 5 mesi ha raccolto questo successo: «Credo nella santità della vita umana, e dunque ora che ho il diritto e il dovere di scrivere nuove leggi non posso che agire in questa direzione. Queste due norme aumenteranno la protezione per i bimbi che non sono ancora nati e non costringeranno più i cittadini dell’Oklahoma a pagare per delle procedure che sono contrarie ai loro principi», ha dichiarato in un’intervista ripresa anche da La Stampa.
Le leggi americane, nonostante il progresso dell’embriologia, sono ferme alla decisione presa dalla Corte Suprema nel 1973 (cioè 26° settimana), durante la sentenza “Roe vs Wade”, che legalizzò l’aborto negli USA. Ricordiamo che la “Roe”, cioè la donna che portò il caso alla Corte -che lo accolse- , si è ora convertita al cattolicesimo e sta combattendo contro la Corte per ripristinare la situazione precedente (cfr. Ultimissima 21/2/11 ).