L’onda lunga della crisi arriva anche in Alto Adige

Creato il 11 novembre 2011 da Lucia Navone @lucia_navone

Cassa integrazione per gli operai dell’americana Memc che a Merano produce policristallino di grado solare

Anche in Alto Adige, regione virtuosa che solo nella provincia di Bolzano produce il 96,7% di energia elettrica da fonti rinnovabili e che da sempre è fiore all’occhiello del comparto green, la crisi internazionale si fa sentire.

Uno dei più grandi produttori di policristallino a livello mondiale, la Memc, ha dichiarato di non ecludere il ricorso alla cassa integrazione perchè, come per altre aziende del settore: “ci sono problemi sul mercato del solare”.

Il colosso di Sinigo,  una delle realtà aziendali più consistenti della provincia di Merano, che conta 550 dipendenti e che solo un anno fa ha inaugurato la nuova linea di produzione di silicio policristallino, con un investimento di 190 milioni di euro e che oggi sorge sull’ex area Montecatini, sospenderà la produzione da oggi fino alla fine dell’anno.

MEMC, leader mondiale nella produzione e nella vendita di wafer e prodotti intermedi connessi con l’industria solare e dei semiconduttori, ha guidato la progettazione e lo sviluppo delle tecnologie wafer nell’arco degli ultimi 50 anni. Le azioni ordinarie di MEMC sono quotate alla Borsa Valori di New York con le iniziali “WFR” e rientrano nell’Indice S&P 500. ll 23 novembre 2009, MEMC ha ultimato l’operazione di rilevamento della società Sun Edison LLC, il maggior fornitore di servizi solari del Nordamerica grazie al quale ha realizzato, a Rovigo, il più grande impianto fotovoltaico europeo.

In azienda non escludono il ricorso, in futuro, alla cassa integrazione e per il momento decine e decine di operai sono fermi a rotazione tra riduzioni dell’orario e ferie, con grande stupore dei sindacati.

Secondo il comunicato ufficiale diramato dall’azienda: “le motivazioni sono principalmente legate a un eccesso di offerta sul mercato di policristallo di grado solare, dovuto anche ad un sensibile aumento della produzione mondiale e ad una domanda molto bassa che sta caratterizzando tutto il 2011”. “Domanda molto bassa – prosegue il comunicato – causata dalla forte diminuzione di installazioni di pannelli solari. Fattori che hanno altresì comportato una forte diminuzione dei prezzi di vendita. Inoltre le turbolenze sul debito europeo frenano fortemente gli investimenti nel settore, anche quelli già programmati”.

Il comunicato conclude che: “l’azienda ricorrerà quindi per il suddetto periodo, ove necessario, anche all’istituto della cassa integrazione guadagni ordinaria”.