“L’ondata furiosa delle emozioni”: di Marco Bizzarri e Paola Pardini

Creato il 11 marzo 2013 da Giuseino @seriesmag

L’ondata furiosa delle emozioni

Di

Marco Bizzarri e Paola Pardini

“C’è tempesta sul mare.

Le gocce di pioggia scendono fitte, scorrono veloci, come il rimpianto.

Il cielo è grigio ed il vento è forte, freddo, tagliente.

Le onde urlano la rabbia che ho nel cuore.

Vorrebbero spazzare via tutto, distruggere quella scogliera, annullare quella spiaggia.

Vorrebbero cancellare ogni cosa si pari loro innanzi, i ricordi, le immagini, i desideri, la speranza. Il loro è un cammino incessante, il movimento è convulso e nervoso. Nella loro corsa crescono, si alzano per poi ricadere giù in mille vortici, confusi, indistinti come i miei pensieri. Non c’è luce se non una penombra grigia che tutto avvolge. Il sale è nell’aria e rende le mie labbra amare. La corrente è violenta, subdola, invincibile. Trascina via la mia anima. La porta in fondo ad un abisso. L’abisso di una storia che non mi appartiene più.

Ma il mare cambia, pian piano si calma. Le onde prima ruggenti ora diventano silenti, scivolano sulla sabbia fine lentamente, come una carezza. L’aria si fa mite e dolce, diventa limpida e serena. Di tutto quel fragore assordante non resta nulla.

Non resta più nulla.”

(Piero Valle, http://www.pensieriparole.it/frasi/piero-valle/ )

Chiunque abbia avuto la possibilità di guardare in faccia il mare in tempesta sa come le grandi ondate, il forte vento, gli schizzi impetuosi  siano uno spettacolo assolutamente affascinante, qualcosa di magnetico che cattura l’attenzione e lo sguardo, riempie e satura il cuore di eterogenee emozioni.

E niente come il mare infuriato riesce a specchiare i nostri sentimenti più profondi, trascinandoli con forza all’esterno, facendoceli urlare fuori con veemenza, come un grido al tempo stesso potente e disilluso.

Immergiamoci quindi in questo nuovo viaggio per immagini, sospinti dal vento burrascoso e in balia di un mare forza 8.

Questa volta lo faremo accompagnati dalla musica degli Ashram. Il contrasto tra l’impeto delle onde e la musica malinconica di “Elisabeth” vi faranno viaggiare, con la mente, in uno stato di grazia.

Fonti foto:
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