Ondina,
capricciosa diva,
diletto dei turchesi delfini,
ricciolo navigante nell'infinita distesa marina;
vezzo delle sirene impertinenti,
saltimbanca dell'oceano,
seduta sulla sabbiosa riva
ti guardo,
ti perdi all'orizzonte.
Attendo,
gli occhi pieni di blu cobalto e guizzi bianchi.
Attendo,
come la sposa del pescatore,
che fra cielo e mare,
tu, ondina,
gli annunci il suo arrivo.