L'ONESTA' DEL MOLOCH (ovvero) Della beata nientitudine -30-

Da Nivangiosiovara @NivangioSiovara
tocca a me, era ora.era ora,ora non è più. Ora non è più come ai bei tempi
Il malato non sapeva che sarei stato io il suo terminatore e così ogni due settimane spediva - a tutti e tre - un bollettino medico. I primi sembravano piuttosto confortanti. Fra le altre cose gli veniva consigliato di farsi delle lunghe passeggiate allo scopo di mantenere il fisico forte, la mente fresca. Ciò avrebbe dovuto contribuire, se non altro, a rallentare il decorso della malattia.Come ai bei tempiTutto sommato, proprio in quel periodo, mi accorsi di pensare che la moglie di Imix era veramente una bella donna.A volte mi capitava, quando Imix usciva tardi, alla sera, per la sua camminata, dopo cena, di seguirlo da lontano, di tenerlo d'occhio. Di anticipare i bollettini medici con l'osservazione diretta: controllare che il passo fosse fermo, che Imix non vacillasse...Tutto sommato, i medici ritenevano di potersi dichiarare piuttosto soddisfatti. Imix reagiva eccome. La malattia si rivelava più lenta di quanto si doveva ragionevolmente temere.A volte mi capitava, mentre Imix si trovava fuori per le sue passeggiate, di andare a fare visita alla sua vedova. Mi sembrava sempre più bella.Tutto sommato fu un periodo molto piacevole per me.A volte mi sembrava che anche la moglie di Imix mi trovasse bello.All'improvviso giunse la notizia della malattia di Kan. Ma non come quella di Imix. Così, improvvisa, totale, completa, senza speranza... come quella di Gregor Samsa.Una volta, durante il mio solito pedinamento notturno, mi è capitato di vedere Imix cadere. Sono rimasto lungamente indeciso sul da farsi. Se aiutarlo a rialzarsi o no. Tutto sommato io non avrei dovuto trovarmi lì. Così ho deciso di lasciare che si arrangiasse. In silenzio. A lungo. Sì, effettivamente, molto a lungo. Signori miei, c'ha messo troppo, quest'uomo, a rialzarsi.Ho comprato un'arma.