D'altronde non m'è venuto in mente altro della mia vita. Non dev'essere stato tutto 'stò granché. Però, magari, sono morto bene. No. E come? Mi hanno ammazzato. Ah. I miei amici, poi. Forse, però, non mi hanno ammazzato perché ero ammalato. Cioè, sì, ero ammalato, ma di una malattia non così grave. Mi hanno ucciso perché la mia vita era troppo triste, era vuota, arida, solitaria... Hanno voluto inserirci almeno un ricordo interessante... un omicidio. Per riscattarla un poco. Beh, sono stato proprio fortunato ad aver avuto degli amici che mi hanno fatto fuori. Mica tutti ne trovano così coraggiosi e giusti. Tsè. Non ho proprio da lamentarmi, io. Purgatorio, evviva!Campa cavallo, che l'erbadel vicino è sempre più verdesperanzal'ultima a morirech'è un pò come dormirech'è un pò come morirech'è un pò come dormirech'è un pò come morire...Campa cavallo, ch'è un pò come morir.Una cosa che mi infastidisce del mio stato attuale - beh, si sa, si sapeva, in purgatorio non è che ce la si possa spassare più di tanto, e: non che me ne lamenti, oh! No, per carità! - è che qua dormo sempre. Dormo, mi sveglio, ri-dormo. E sogno. Faccio sogni anche strani, anche mostruosi, diossanto, quest'ultimo che ho fatto lo devo raccontare, cioè, agli occhi di dio lo dovrei tacere perché è una vergogna solo sognarla una cosa del genere, figuriamoci raccontarla, ma tanto, ho pensato: chemmefrega, sono già in purgatorio, già giudicato, iddio non starà ad ascoltare, ha mica tempo da perdere e poi lui già lo sa cosa ho sognato. Ecco. Ho sognato che gli undici discepoli correvano a casa di Giuda e gli davano un sacco di botte - dopo il tradimento, ovvio - gli scippavano i trenta denari e con la forza lo portavano fuori, lo tenevano ben bene, gli stringevano la corda intorno al collo e poi l'impiccavano, sissignore, questo ho visto: i discepoli che impiccavano Giuda, e dio mi sia testimone, quanto stavano incavolati, erano proprio delle furie, lui tentava di difendersi, si dibatteva, gridava: checipossoffà non è colpa mia, l'ha voluto Lui, me l'ha chiesto, è il Suo disegno, sono il Suo strumento, per i denari facciamo a mezzo, abbiate pietà di me, poi eravamo tutti d'accordo, anche voi sapevate, non fate gli gnorri, poteva capitare a chiunque di voi... insomma un sacco di tentativi di dissuadere i propri compagni dall'assassinarlo ai quali i discepoli restavano sordi e Giuda là appeso, che prima di morire gli grida: (scusate, eh, sempre con rispetto parlando) siete proprio tutti dei grandissimi figli di puttana.Ecco.
D'altronde non m'è venuto in mente altro della mia vita. Non dev'essere stato tutto 'stò granché. Però, magari, sono morto bene. No. E come? Mi hanno ammazzato. Ah. I miei amici, poi. Forse, però, non mi hanno ammazzato perché ero ammalato. Cioè, sì, ero ammalato, ma di una malattia non così grave. Mi hanno ucciso perché la mia vita era troppo triste, era vuota, arida, solitaria... Hanno voluto inserirci almeno un ricordo interessante... un omicidio. Per riscattarla un poco. Beh, sono stato proprio fortunato ad aver avuto degli amici che mi hanno fatto fuori. Mica tutti ne trovano così coraggiosi e giusti. Tsè. Non ho proprio da lamentarmi, io. Purgatorio, evviva!Campa cavallo, che l'erbadel vicino è sempre più verdesperanzal'ultima a morirech'è un pò come dormirech'è un pò come morirech'è un pò come dormirech'è un pò come morire...Campa cavallo, ch'è un pò come morir.Una cosa che mi infastidisce del mio stato attuale - beh, si sa, si sapeva, in purgatorio non è che ce la si possa spassare più di tanto, e: non che me ne lamenti, oh! No, per carità! - è che qua dormo sempre. Dormo, mi sveglio, ri-dormo. E sogno. Faccio sogni anche strani, anche mostruosi, diossanto, quest'ultimo che ho fatto lo devo raccontare, cioè, agli occhi di dio lo dovrei tacere perché è una vergogna solo sognarla una cosa del genere, figuriamoci raccontarla, ma tanto, ho pensato: chemmefrega, sono già in purgatorio, già giudicato, iddio non starà ad ascoltare, ha mica tempo da perdere e poi lui già lo sa cosa ho sognato. Ecco. Ho sognato che gli undici discepoli correvano a casa di Giuda e gli davano un sacco di botte - dopo il tradimento, ovvio - gli scippavano i trenta denari e con la forza lo portavano fuori, lo tenevano ben bene, gli stringevano la corda intorno al collo e poi l'impiccavano, sissignore, questo ho visto: i discepoli che impiccavano Giuda, e dio mi sia testimone, quanto stavano incavolati, erano proprio delle furie, lui tentava di difendersi, si dibatteva, gridava: checipossoffà non è colpa mia, l'ha voluto Lui, me l'ha chiesto, è il Suo disegno, sono il Suo strumento, per i denari facciamo a mezzo, abbiate pietà di me, poi eravamo tutti d'accordo, anche voi sapevate, non fate gli gnorri, poteva capitare a chiunque di voi... insomma un sacco di tentativi di dissuadere i propri compagni dall'assassinarlo ai quali i discepoli restavano sordi e Giuda là appeso, che prima di morire gli grida: (scusate, eh, sempre con rispetto parlando) siete proprio tutti dei grandissimi figli di puttana.Ecco.