Non so quante volte il sangue di San Gennaro si è sciolto negli ultimi tre secoli senza alcun beneficio apparente per la città che anzi da essere la terza capitale d’Europa e anche una capitale culturale è andata sempre più marginalizzandosi fino a diventare per il mondo intero la città simbolo della monnezza. Berlino non ha santi, non ha teche e nemmeno cardinali Sepe, i suoi monumenti sono gli scheletri di una storia terribile, ma la sua area urbana è grande 9 volte quella di Parigi, è davvero una WeltStadt, una città mondiale, probabilmente la più importante dopo New York.
Ho l’impressione che questa abissale differenza dipenda anche dal fatto che Berlino è cresciuta fin dai tempi di Hegel nel culto dello Stato e dell’ordinamento civile, tanto che proprio lì nel 1883, invece di accendere una candela a San Gennaro, il cancelliere Bismack introdusse la prima forma di assicurazione sociale per ridurre mortalità e incidenti sul lavoro, oltre che per garantire un trattamento pensionistico.
E anche adesso, di fronte a una Chiesa omofila nei fatti ma accanitamente omofoba nella predicazione, non c’è nessuno che vada a baciare quella teca simbolica del Papa, a fingere devozione per quieto vivere, per malintesa adesione alle tradizioni o per fraintendimento delle proprie convenienze elettorali. Soprattutto quando si sa che il miracolo è fasullo e che di sangue di San Gennaro (lo spiegherò nel Caffè) se ne può produrre quanto se ne vuole con la stessa fatica che comporta una parmigiana di melanzane fatta a regola d’arte.
Ma soprattutto senza rendersi conto che una vera discontinuità col passato la si può ottenere non concedendo nulla a quelle tradizioni deteriori, ai falsi portenti, alle cabale devote che sono sempre state uno degli strumenti del potere politico e criminale, come speranza a buon mercato e distrazione dalla propria condizione. Ora De Magistris è stato eletto anche grazie alla voglia di rinnovamento, alla consapevolezza che i miracoli li può fare solo la società civile, il sangue che scorre nelle vene, non quello nelle teche. La sua elezione è stata un vero miracolo, cerchi di non tradirlo con quelli fasulli.