L'ora della siesta

Mi sono appena scontrata con la dura realtà del paese in cui vivo. Paese scritto con la minuscola, perchè per ora mi limito a parlare del paese piccolo, la nazione la lascio a poi.Arrivando da Los Angeles devo dire che è un po' dura, partendo proprio dal quotidiano. Quando sei là ti dimentichi che giorno sia: sabato, domenica, martedì sono tutti uguali. Qui la domenica è da depressione, tutto chiuso, dallo shopping frivolo a quello essenziale tipo pane e latte. Lì puoi atterrare alla sera, perchè tanto i supermercati chiudono almeno alle 10, domenica compresa. E la cosa più fantastica è che puoi fermarti lì anche a cena mangiando cibi buonissimi, già pronti.Ma la cosa più buffa è l'esistenza della chiusura in pausa pranzo. Mi chiedo: ma in quale Paese esiste?? Forse in Spagna, ma sicuramente non nelle grandi città. Ma cosa fa un commesso in pausa per tre ore? Torna a casa? Gironzola nel deserto del centro cittadino? Non sarebbe meglio chiudere un po' prima o aprire un po' dopo e fare orario continuato?Per non parlare poi del lunedi. Devi ricordarti che al mattino sono aperti gli alimentari e chiusi tutti gli altri, mentre al pomeriggio sono aperti gli altri e chiusi gli alimentari. E gli orefici sono chiusi tutto il giorno. Ci vorrebbe una segretaria!E' anni che lo dico, ma nulla cambia. A volte penso a quei poveri turisti che capitano qui nei giorni festivi...un incubo.Ma come mai alcuni riescono a rimanere aperti sette giorni su sette e tutti gli altri no? Preistoria....S.