L'essenziale dell'insegnamento consiste nel mobilitare il desiderio di sapere, nel rendere corpo erotico l'oggetto teorico, si tratti di una poesia di Pascoli o della successione di Fibonacci. Ecco il miracolo della lezione. Trasportare il desiderio.
E si arriva alla missione più autentica dell'insegnante: incidere nelle coscienze degli allievi, saperli trasportare nella dimensione che si svela solo dinanzi agli occhi di bambini e ragazzi trainati nell'incanto dell'apprendere. Essere da insegnanti capaci di conservare lo stupore derivante dalla Bellezza contenuta nei libri, perchè di fatto di Bellezza si tratta. Essere quindi in grado di conservare quella forza necessaria alla trasmissione dei saperi, in grado di accendere curiosità e interesse e di lasciare che ogni allievo scopra quale sia il suo talento. Stupisce che Recalcati sia stato bocciato due volte, la prima in seconda elementare, la seconda alle superiori. In entrambi i casi, il motivo derivava da uno scollamento fra questo allievo e la scuola, nel suo sentirsi totalmente inadeguato a essere un contenitore di nozioni, privato di quella creatività dell'apprendere che nessun insegnante aveva suscitato in lui. Poi, la folgorazione. Bellissimo il capito "Un incontro", dove è narrata la svolta, con una tale partecipazione da commuovere il lettore. La svolta è una professoressa di Lettere che lo porta a rivelare se stesso. Una giovane donna colta e disponibile all'ascolto e all'aiuto, pronta a essere severa ed esigente, e soprattutto presente. Il mistero della scoperta di sé è tutto lì, racchiuso in un incontro giusto, importante, rivelatore e indimenticabile. La vita del giovane Recalcati cambia totalmente, i libri diventano una fonte cui si abbevera e dalla quale non è mai assetato. Straordinario e possente questo racconto, che diventa racconto di un destino. Luz