L'organo - Una premessa.

Da Bimboverde
Il piazzale è quasi un parcheggio e quasi una discarica. Ci sono i bidoni del vetro, della plastica, della carta e dell'olio esausto, i bidoni della spazzatura, e poi è pure il giorno della raccolta degli ingombranti . Vedo due frigoriferi, uno specchio da bagno molto impolverato , un mobile blu, un divano in similpelle senza cuscini, un forno a microonde, svariate lastre di vetro , un monitor, tre damigiane e un organo. Si, un organo. Un brutto organo in legno trucciolato con i tasti rotti e un buon odore di compagnucci della parrocchietta, incenso e pesca di beneficenza. Dall'organo alle prime foto il passo e breve, ho solo la mia G9 ma non importa. Non sono soddisfatto, avrei bisogno di un ambiente più neutro. Vedo appena oltre i bidoni il grande spiazzo verde , totalmente privo di oggetti, pulito, dove prima o poi, costruiranno una casa. Nella mia mente sprizza l'idea bislacca, mica posso farci niente! Portare organo nel prato, portare organo centro prato, fotografare organo centro prato pomeriggio.
Lo strumento è pesantissimo e poi saranno una ventina di metri. Chiamo Ginko. Ci accordiamo per il giorno seguente. Conoscendo l'efficienza dei nostri netturbini, gli oggetti dovrebbero rimanere lì tre quattro giorni, anche una settimana a volte. Posso rischiarla Quando Ginko arriva , puntuale, cosa stranissima, il giorno dopo lo strumento è ancora lì ma ci rendiamo conto una volta di più del suo notevole peso. Decidiamo così di prendere l'ape del padre di G. La ruota e il motore a scoppio si rivelano due ottime invenzioni. Come al solito le foto arriveranno presto o tardissimo, dopo una sistematina di rigore....