L’orgasmo ha brillato vampando d’azzurro

Da Chiara Lorenzetti

L’orgasmo ha brillato vampando d’azzurro,
illuminando a giorno la pelle accordata.
Attorno non restan che cadaveri di seta.
Il tuo corpo-tempesta ha divorato il suolo,
troneggi impietosa sulle macerie del letto:
tutto è divelto, le mie ossa comprese,
trite tremando sotto troppa tenacia.
Il mio corpo-memoriale è bacheca d’irruenza
nella guerra che ci ha visto in pareggio:
le trame dei graffi son mostrine dei gradi,
son medaglie i lividi dei morsi.
Affrontai la tua carne succhiando l’ambrosia
dal tempio demiurgo di rime roventi
come a salvarti da un morso di Black Mamba.
Ma fosti tu a darmi il colpo di grazia
con lo sgancio dei seni sul villaggio del mio volto,
ed io leggevo col dito gli inni di trionfo
sul braille della tua spina dorsale.
Ma t’ho amato seguendo i dogmi del profano
con il pubblico astante dei muscoli,
professando omelie con la punta della lingua
davanti al cancello delle tue lunghe gambe.

David Primo Carpanà (David Pantavoce)

“Un cazzaro che sputtana inchiostro dicendo ciò che pensa, usando metafore e enjambement. Pisano di nascita, ex-fiorentino, romano per necessità”.
Così ti descrivi e forse hai ragione tu, mio caro amico poeta, forse i poeti sono persone che narrano stupidaggini; d’altronde chi crede ancora all’amore se non i poeti? 
Che poi, che ne so io della poesia, se non per quelle mani che mi toccano sotto i vestiti? Per quella pace lunga delle parole scritte che mi distende la mente? 

Facciamocelo qualche volta del bene, e leggiamola questa benedetta poesia!

David Primo Carpanà e le sue poesie sulla pagina Facebook David Primo Poesia (qui il link)