oroscopo per lo Scorpione dal 19 al 25 giugno:Lo scrittore Kurt Vonnegut, che era dello Scorpione, contestava le convenzioni letterarie. I suoi romanzi erano spesso un ibrido di fantascienza e autobiografia. Mescolava riflessioni filosofiche e commenti morali satirici. Sapeva essere cinico ma anche spiritoso ed era famoso per i suoi aforismi. “Voglio stare vicino all’orlo, più vicino possibile, senza cadere dall’altra parte”, diceva. “Dall’orlo si vedono tante cose che dal centro non si possono vedere”. Sarà lui il tuo modello per le prossime quattro settimane, Scorpione. Il tuo compito sarà addentrarti più che puoi oltre la frontiera senza perderti irrimediabilmente.caro Rob,Vonnegut mi trova perfettamente d'accordo perchè anch'io non amo le convenzioni, letterarie e non, e non sopporto la stretta suddivisione in generi che, oggi più che mai, affligge ogni campo artistico (e non solo... mi rifarei alla riflessione sull'essenzialismo di Richard Dawkins che ho letto proprio sull'Internazionale); tuttavia vedo che tu continui ad affibbiarmi compiti impegnativi in un periodo dell'anno che vede l'insorgere della mia pigrizia più acuta. l'unica frontiera oltre la quale è meglio che non mi perda irrimediabilmente è quella dell'ozio.
oroscopo per lo Scorpione dal 19 al 25 giugno:Lo scrittore Kurt Vonnegut, che era dello Scorpione, contestava le convenzioni letterarie. I suoi romanzi erano spesso un ibrido di fantascienza e autobiografia. Mescolava riflessioni filosofiche e commenti morali satirici. Sapeva essere cinico ma anche spiritoso ed era famoso per i suoi aforismi. “Voglio stare vicino all’orlo, più vicino possibile, senza cadere dall’altra parte”, diceva. “Dall’orlo si vedono tante cose che dal centro non si possono vedere”. Sarà lui il tuo modello per le prossime quattro settimane, Scorpione. Il tuo compito sarà addentrarti più che puoi oltre la frontiera senza perderti irrimediabilmente.caro Rob,Vonnegut mi trova perfettamente d'accordo perchè anch'io non amo le convenzioni, letterarie e non, e non sopporto la stretta suddivisione in generi che, oggi più che mai, affligge ogni campo artistico (e non solo... mi rifarei alla riflessione sull'essenzialismo di Richard Dawkins che ho letto proprio sull'Internazionale); tuttavia vedo che tu continui ad affibbiarmi compiti impegnativi in un periodo dell'anno che vede l'insorgere della mia pigrizia più acuta. l'unica frontiera oltre la quale è meglio che non mi perda irrimediabilmente è quella dell'ozio.
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