Lunedì 26 settembre alle 18, alla FNAC di Milano, l’autore presenterà il libro con Donato Carrisi e Luca Crovi.
Erano quasi le tre del mattino. Nella sua saletta di proiezione, Ludovic prese dalla scatola l’ultima bobina. Non aveva etichette. Ma lui era un collezionista e, come tutti i collezionisti, da sempre sognava d’imbattersi nel capolavoro perduto di qualche grande regista: Méliès, Welles, Chaplin…
Era già successo ad altri, poteva succedere anche a lui, no? Sulla pellicola, c’era una scritta: 50 fotogrammi al secondo.
Strano, pensò. La velocità normale è di 24 fotogrammi al secondo… Poi scosse la testa, montò la pellicola nel proiettore e lo fece partire.
Sullo schermo bianco apparve una macchia nerastra. Poi, in alto a destra, prese forma un cerchio bianco. Forse è un difetto della pellicola, si disse Ludovic.
Il film cominciò. Dopo qualche istante, Ludovic si alzò, fece qualche passo, poi inciampò e cadde pesantemente a terra.
Non ci vedeva più. Era diventato cieco.
In cerca di aiuto, Ludovic compone un numero a caso sul cellulare. A rispondere è una sua vecchia amica, Lucie Hennebelle, che si precipita da lui per accompagnarlo in ospedale. Ma Lucie è anche una poliziotta e, per far luce sull’accaduto, mostra il film “maledetto” al dottor Tournelle, uno psicanalista, scoprendo che è pieno di violentissime immagini subliminali.
Poco dopo però, Tournelle viene ucciso: l’assassino gli ha tagliato le mani, cavato gli occhi e messo in bocca il biglietto da visita di Lucie.
Nel frattempo, nel nord della Francia, l’ispettore Sharko è alle prese con una serie di orribili delitti: in un cantiere, sono stati ritrovati ben 5 cadaveri, con le mani tagliate e senza occhi. Un modus operandi che, secondo l’Interpool, è identico a quello di alcuni omicidi avvenuti al Cairo sedici anni prima, durante un congresso scientifico. Ma è anche identico al caso di cui si sta occupando Lucie.
L’Osservatore (titolo originale Le syndrome E) è stato uno dei libri più “caldi” dell’ultima Fiera di Francoforte: i diritti di traduzione sono stati venduti in tutti il mondo.
Franck Thilliez, nato ad Annecy nel 1973, vive nel Pas-de-Calais, nell’estremo Nord-est della Francia, ma viaggia spesso alle Antille e in Guyana. Dopo La stanza dei morti (Nord, 2007), il thriller che è stato al centro di un clamoroso caso editoriale grazie al passaparola dei lettori, Thilliez ha confermato la sua maestria con Foresta nera (Nord, 2008), imponendosi all’attenzione del pubblico e della critica, che lo definito «un talento indiscutibile» (Le Figaro Littéraire).
Il sito dell’autore è www.franckthilliez.com.