L'Ostetrica Vanessa: Riflessioni sulla nascita

Da Marlenetrn

Negli ultimi giorni sono accadute, a distanza di pochissimo tempo l’una dall’altra, vicende note ormai a tutti riguardanti donne in dolce attesa che non hanno potuto riabbracciare il proprio compagno così come non hanno mai potuto stringere il proprio bimbo. Storie drammatiche, per le quali ognuna di noi avrà versato lacrime amare, chiedendosi perché? Ci si è spezzato il cuore ad ascoltare gli innumerevoli programmi che hanno espresso uno o più giudizi in merito supponendo una o più responsabilità facendo passare però un messaggio sbagliato e triste.
Stiamo tutti pensando alla nascita come ad un evento spaventoso e pieno di ostacoli pericolosi dove l’esito può essere distruttivo ma, la normalità è la nascita questo è il concetto da tenere ben presente. 
Ogni giorno migliaia di nuove vite si affacciano al mondo, ma pensandoci nessuna di queste fa effettivamente notizia, semplicemente perché tutto ciò è normalità.
Non dobbiamo essere ipocriti certo! La mortalità materna non è stata del tutto sconfitta, ma dai dati  che vi riporto ora potrete constatare che non è affatto un evento usuale, soprattutto in quei Paesi in cui ci sono condizioni socio-economiche favorevoli.
Facendo riferimento ai dati UNICEF “il tasso di mortalità materna (calcolato come numero di decessi per 100.000 parti) è mediamente di 12 nei Paesi industrializzati e di 500 nell'Africa a sud del Sahara”.
L’UNICEF, inoltre, tiene in considerazione anche un altro indicatore il "maternal mortality lifetime risk" (rischio di mortalità materna nel corso della vita): “tiene conto anche del tasso di fertilità e quindi del maggior numero di eventi con rischio di decesso che una donna deve affrontare nei Paesi in via di sviluppo” - che il divario tra Occidente e resto del mondo emerge con la massima nettezza.”
In questo caso il rischio di mortalità si abbassa ulteriormente ed è interessante rilevare che in Italia, in considerazione del bassissimo tasso di fertilità, tale indicatore è addirittura di 1 su 20.300. 
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità nell'assoluta maggioranza dei casi, la mortalità materna durante gravidanza e parto potrebbe essere prevenuta con adeguate diagnosi e assistenza prenatale.

Questo terrorismo psicologico, passatemi il termine forte, degli ultimi giorni ha però in qualche modo posto anche l’attenzione su questioni quasi “taciute” negli ultimi anni: la consapevolezza della donna, la necessità della presenza del compagno durante travaglio e parto, la presenza costante della propria Ostetrica durante tutto il travaglio...
La verità è che ascoltare da professionista questi messaggi che passano con una certa semplicità come per dire “ma dai lo sappiamo tutti! È ovvio che il compagno deve esserci, la donna può fare delle richieste, scegliere...” non mi ha affatto entusiasmata, anzi! Si Sto arrivando! che tutto ciò può favorire in positivo l’esito di travaglio e parto ma molto spesso tutto questo non viene messo in pratica “però si sa!”. 
Detto questo, alle future mamme o alle donne in cerca di una gravidanza voglio mandare un messaggio: fate un percorso di consapevolezza, informatevi! Durante la gravidanza, durante il periodo preconcezionale, nulla dovrebbe essere subito, ma tutto dovrebbe essere spiegato e offerto senza pregiudizi o consigli indesiderati, con la giusta informazione potrete scegliere ciò che per voi è più giusto.
Prendete contatti con la vostra Ostetrica di zona e cominciate un percorso personalizzato, perché ogni donna è diversa ed ogni donna ha il diritto a non avere paura perché tutto intorno a noi tende a spaventarci.
La gravidanza è un’opportunità, per scoprirsi, per riscoprirsi, per amarsi ed amare, per non aver paura e rendersi conto che dentro di noi c’è più coraggio e forza di quanto crediamo.
Un pensiero a chi per la vita ha dato la vita.
Ostetrica Vanessa Magistro
Ma chi è L'Ostetrica Vanessa?


Sono Vanessa Anna Magistro e sono un’ Ostetrica . La mia più che una professione io la definisco una missione. Tutto è cominciato con la Laurea in ostetricia presso la facoltà di Medicina e Chirurgia di Foggia nel 2012, la mia città. La formazione poi è proseguita e prosegue con numerosi corsi di formazione E.C.M. dedicati al donna, alla coppia e alla famiglia. Ho avuto la fortuna di svolgere due stage post laurea: uno presso l’azienda Ospedaliera Universitaria OORR di Foggia, l’altro invece presso l’ASL FG, nello specifico al Consultorio n1 di Foggia (2012/2013). Il coronamento di un sogno arriva con l’apertura di ISIDE – Centro di Arte Ostetrica, il mio mondo, dove, con le mie colleghe, mi dedico alla mia missione ogni giorno. Da poco più di un anno ho avuto l’onore di far parte del consiglio direttivo del Collegio provinciale delle ostetriche di Foggia del quale sono tesoriera.