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L’ottica a tutto tondo di Elisa Carrafiello

Creato il 30 gennaio 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Ribaltare completamente l’ottica con cui siamo abituati a valutare i libri: ecco l’effetto che può suscitare parlare con Elisa Carrafiello, donna pratica poco incline alle sviolinate, abituata a ragionare sui dati piuttosto che sulle impressioni, ma con un’inaspettata vis poetica che colpisce per intensità. Eppure non si direbbe di una laureata in fisica con un Master in ricerca scientifica, operante nel campo dell’editoria in un ruolo decisamente insolito per obbiettivi e metodi di lavoro; ma parlandoci, si capisce subito che Elisa di editoria ne sa, eccome se ne sa.

1) Che nesso hanno le scienze con la poesia secondo te?

Nel mondo antico non esisteva una netta contrapposizione fra sapere umanistico e sapere scientifico. Nel Medioevo  un uomo di buona cultura aveva il dovere di conoscere il Trivio e il Quadrivio.

Quindi non esiste una suddivisione netta fra sapere scientifico e sapere umanistico:  l’ispirazione poetica è uno strumento capace di cogliere la realtà al pari della conoscenza razionale. Tuttavia, esiste un certo “snobismo” da parte di alcuni letterati  nei confronti delle scienze: è normale per un uomo di scienze leggere romanzi ed interessarsi alla letteratura ma non è altrettanto normale  per un letterato conoscere i concetti fondamentali della fisica, ad esempio.

2) In che termini sono trattate in letteratura oggi, viste da Elisa?

La ricerca della verità sarà sempre fallimentare se ha pretese di assolutezza. Entrambi i linguaggi, scientifico e letterario, decodificano la realtà e la rappresentano. La letteratura in quanto strumento conoscitivo e di interpretazione del mondo non può non tener conto delle rivoluzioni di pensiero apportate dalle grandi scoperte scientifiche, solo in questo modo essa  potrà segnare un progresso sia nell’ambito del linguaggio sia da un punto di vista strettamente artistico.

Scienza e letteratura sono due strumenti mediante i quali l’uomo costruisce dei modelli di interpretazione della realtà.

I  modelli possono coesistere: la letteratura fornisce allo scienziato il coraggio nell’utilizzo della fantasia, la scienza può fornire alla letteratura parole nuove  e soprattutto aprire nuovi scenari di pensiero .

3) Elisa, su quali basi si “certifica un autore”, secondo i parametri dell’associazione per cui lavori e su quali invece li valuti tu?

Ipermedia Club degli Editoriali, l’associazione di cui sono attualmente Segretario Generale, rappresenta, a oggi, l’unico soggetto nel settore deputato  a fornire ai propri soci, oltre alla formazione e al costante aggiornamento, una carta vincente: la certificazione professionale di parte seconda. Sarebbe troppo lungo parlare della certificazione, tema complesso al centro del dibattito europeo degli ultimi dieci anni. Mi limito a dire che la nostra certificazione stima la qualità professionale dell’operatore editoriale e lo attesta secondo il vigente sistema accreditatorio; tale stima si basa su un algoritmo di nostra generazione e pondera tirocinio, formazione e attività professionale di chiunque lavori in campo editoriale. Se mi domandi riguardo alla certificazione degli autori è bene fare un’importante precisazione. Gli autori, verso i quali vi è da parte mia maggiore attenzione, avendo io una delega speciale a questi, non vengono ovviamente valutati in base alle loro qualità letterarie o saggistiche. Per fare ciò andiamo a compiere un’attenta verifica delle sue nozioni professionali  di editing e correzione di bozze, delle sua conoscenza delle caratteristiche fondamentali del libro, degli obblighi legali in capo ad autore ed editore all’atto della pubblicazione, del livello della sua conoscenza tecnica dei suoi diritti (diritti d’autore e diritti connessi) e  infine della sua dimestichezza con l’iter del libro fra distribuzione, rese, rendicontazione, ecc.

4) La poesia in Italia: terra promessa per illusi, come diversi autoproclamati poeti soprattutto nel mondo del web?

Ormai tutti scrivono, tutti hanno un blog, tutti possono fare self-publishing, l’alfabetizzazione di massa ha portato alla prolificazione di aspiranti scrittori.

Ma è lecito definirsi scrittori solo perché si esprime un proprio pensiero o un’emozione?

Certamente non lo è, tuttavia, da sempre, chiunque legge può provare a scrivere e viceversa chi scrive legge.

Il fenomeno della prolificazione dei  poeti, troverebbe una sua  ragione di essere se questi ultimi acquistassero libri di qualità.

Purtroppo in Italia,  il numero degli autori è di gran lunga superiore a quello dei lettori.

5) Internet è un’opportunità per tutti di farsi conoscere. Ma valorizza davvero chi vale, o crea solo confusione?

Ritengo sia un fenomeno destinato a rimanere circoscritto all’ambito delle piattaforme virtuali, praticamente un circuito di comunicazione autoreferenziale.

Gli autori tendono a “scambiarsi favori” leggendosi vicendevolmente, i lettori esterni a questo circuito sono veramente molto pochi.

6)L’editoria italiana in che stato versa?

L’editoria italiana versa in uno stato di criticità; lo stato di crisi è attestato non solo da dati oggettivi, nei primi mesi del 2014 i dati Nielsen, relativi alla situazione italiana,  rilevano un -4,7% rispetto al 2013, ma anche dalla chiusura quotidiana di librerie e piccole e medie case editrici.

L’unico dato positivo che emerge è la continua crescita del mercato digitale; credo sia questa la nuova frontiera  dell’editoria anche se per ora il fatturato resta ancora modesto.

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7) E’ vero che è una casta, esterofila e noncurante della qualità?

In Italia la questione dei finanziamenti pubblici all’editoria è molto complessa: vi sono contributi diretti e indiretti, alcune case editrici li ricevono ed altre ne sono del tutto escluse. E’ chiaro che la sovvenzione ad alcuni editori mette fuori campo i loro concorrenti, i privilegi sono sempre un grave attentato alla democrazia e al libero mercato.

Per quanto concerne il discorso qualità, le grandi case editrici inseguono il bestseller, dando maggiore importante alle vendite. Esiste, inoltre, il fenomeno  ampiamente diffuso dell’auto pubblicazione.

 Scrivere non è “vacanza dello spirito”, scrivere è anche impegno, disciplina, dedizione e presuppone conoscenza e talento. Indubbiamente non sarebbe giusto impedire una scrittura non letteraria ma di questa attività dilettantistica non dovrebbe occuparsi l’editoria.

8) Come scegliere opere di qualità tra cataloghi così sconfinati come quelli odierni?

Il mercato del libro in Italia è inquinato dall’enorme produzione di testi di scarsa qualità. In passato una valida selezione veniva effettuata dalla case editrici, si acquistava  un testo perché una determinata casa editrice era stata capace di conquistare la nostra fiducia.

Personalmente nella scelta di un libro non mi baso sulla lettura della quarta di copertina perché finalizzata al marketing commerciale e non leggo le recensioni online, spesso poco oggettive. Come editoriale, valuto principalmente alcuni fattori: curatore dell’opera, brand dell’edizione, quotazione delle illustrazioni, il lessico e lo stile espressivo, il rapporto fra testo e immagini.

9)Elisa, una domanda che non ti ho posta ma a cui avresti voluto rispondere…

Domanda: Parlami di te in breve

Risposta:

Ti rimarrà di me il ricordo, l’abbraccio fraterno, l’immagine ringiovanita e a tratti sopita nell’essenza. Ti rimarrà di me il rimpianto delle gioie perdute, il dolore che il passare del tempo rinnova incessante. Ti rimarrà di me il frammento, il pezzo di cielo, di terra; la Vita Rinnegata e Omicida.

Chi è Elisa Carrafiello

Elisa Carrafiello è nata a Milano e vive al sud dove insegna al liceo scientifico. E’ laureata in fisica e ha conseguito un Master presso l’Istituto Alti Studi Scientifici di Vietri sul Mare; dal cuore della ricerca scientifica e dal suo vissuto intenso, emerge la passione viscerale per la poesia, che l’ha portata a scrivere sin dall’età di quattordici anni. Ha in attivo una raccolta di poesie dal titolo “Fiato dell’essenza”per Qulture Edizioni. Da due anni collabora con l’ associazione professionale di editoriali di Roma, Ipermedia Club degli Editoriali, in qualità di promoter e certificatore. Da quest’anno ne è segretario generale.



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