(L’ultima a parlare de) I Primi d’Italia

Creato il 20 ottobre 2011 da Farnocchia

Dato che Roma (e anche casa mia) è allagata e sono impossibilitata nel fare qualsiasi cosa di produttivo, apro il mio spazietto virtuale per aggiornarvi (finalmente) su quello che ho fatto quasi un mese fa: il tour gastronomico per le vie di Foligno in occasione de I Primi d’Italia.

Partenza sabato 1 Ottobre, soleggiata e caldissima mattinata romana: arriviamo, dopo un paio d’ore di giretti tra le montagne umbre e di file create senza motivo, nel carinissimo hotel Casa Mancia dove lasciamo velocemente la macchina per buttarci subito tra i tantissimi primi che la rassegna ci proponeva -dato che la nostra stanza sarebbe stata disponibile dalle 14-. Prima tappa al Pastificio Belli (23), dove ci attendeva un tris di ravioli di ricotta e spinaci in salsa rosa, taglierini al pepe con fave  e guanciale e capunti alla caponata; seconda tappa dedicata alla polenta (12).

Una volta riempita la panza siamo andati a prendere la stanza e a “testare” quanta schiuma potesse creare un barattolino di bagnoschiuma in una jacuzzi (mi tratto bene!!)..

La terza tappa della giornata ci ha portato – errata corrige: io ho trascinato il Secchione-  ai Primi di Mare  (20) che potete vedere nella foto.. la lasagna ai frutti di mare e pesto era eccezionale! La botta finale è stata la quarta tappa, Nuraghi e Tipicità Sarde (16) dove ho mangiato un porcetto (si scrive così) niente male, gnocchetti, una specie di insalata di calamari e verdure ed una pasta strana e non molto buona.. ma vabbe! ..dimenticavo: per non farci mancare nulla, mentre ci facevamo un giretto nel capannone adibito all’esposizione e vendita dei prodotti tipici italiani (B) sono andata vicina all’indigestione con una porzione di dolce cioccolatoso. Ciliegina  sulla torta è stato lo spettacolo gratuito di Gene Gnocchi che, con la sua satira, ci ha deliziato con un interminabile monologo di un’ora!

Il secondo giorno ci ha raggiunto la compagnia del Secchione; con loro abbiamo assaggiato: pappardelle al cinghiale, tagliatelle fave e barbazza, strozzapreti all’ortolana, gnocchi palombo ed olive nere, tagliatelle al salmone, ravioli di bufala con pomodoro e basilico ed umbricelli alle verdure.. insomma, una bella botta di carboidrati!

In tutto ciò devo dire che anche a tempo c’è andata di lusso.. un caldo pazzesco ed un sole splendido ci hanno permesso di girare per boutique della pasta, vie cittadine e di mangiare all’aperto. Insomma, anche per quest’anno posso ritenere soddisfacente la mia “permanenza folignese”.. però ora, vi prego, fatemi disintossicare!

[aggiornamento] C’è però da dire che l’organizzazione in alcune tappa non è stata eccellente come gli anni passati: a mio parere tutta quella gente poteva essere gestita in modo diverso.  Chiudo un occhio giusto perchè gli organizzatori hanno sempre a cuore il fattore ecologico del’evento, facendo utilizzare piatti e posate biodegradabili e mettendo il compratore difronte all’artigiano/agricoltore, eliminando così costi e passaggi intermedi superficiali.

Per chi se lo fosse chiesto la sottoscritta è tornata a casa con: 10 stecche di cannella, una busta di maggiorana, un ciondolo fatto di pasta (che poi devo capì dove trovano queste forme assurde), cioccolatini, taralli.. e zero libri!!


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