L’Ultima Cena

Creato il 02 gennaio 2011 da Coriintempesta

L’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci è un dipinto ad olio che il genio toscano realizzò tra il 1494 e il 1498 su commissione di Ludovico il Moro e che è oggi conservato nel refettorio dell’ex-convento di Santa Maria delle Grazie a Milano, raffigurante appunto l’Ultima Cena di Gesù con gli Apostoli durante la Pasqua ebraica, prima di essere tradito da Giuda.

Negli ultimi anni l’opera di Leonardo è tornata a far parlare di sé soprattutto grazie al thriller di Dan Brown, “Il Codice da Vinci”, secondo cui il piu grande mistero del cristianesimo è nascosto proprio in quel dipinto.

Si narra infatti che Leonardo sia stato il 12esimo Gran Maestro del Priorato di Sion, l’ordine costituito da Goffredo e suo fratello Baldovino in parallelo all’ordine dei Templari. A differenza di quest’ultimi, massacrati da scomuniche e dai roghi dell’Inquisizione, il Priorato non avrebbe mai cessato di esistere continuando a nascondere il piu grande segreto del Cristianesimo: il “Sacro Graal”.

Oggi la Chiesa ci descrive  il Graal come la coppa utilizzata da Gesù nell’Ultima Cena e che successivamente venne usata dal discepolo Giuseppe d’Arimatea per raccogliere il sangue di Cristo dopo che questo venne deposto dalla croce, mentre il segreto tenuto nascosto tutto questo tempo dal Priorato sarebbe qualcosa di estremamente pericoloso per la Chiesa Cattolica, qualcosa che se rivelato potrebbe in realtà far crollare l’esistenza della Chiesa stessa.

Il Graal nascosto dal Priorato sarebbe si una coppa, un contenitore, ma in senso metaforico, in quanto tale coppa non sarebbe altro che il ventre di Maria Maddalena, sposa di Gesù, che porta dentro di sé la discendenza stessa di Cristo, gli attuali Merovingi.

Secondo Dan Brown tutto ciò ci sarebbe stato rivelato da Leonardo nel suo dipinto. Infatti l’apostolo alla destra di Gesù sarebbe Maria Maddalena e non San Giovanni, evidenziando i tratti spiccatamente femminili del personaggo ritratto nell’affresco. Inoltre, a sostegno di tale tesi, Leonardo avrebbe “occultato” nel suo quadro altri piccoli segnali che per chi non avesse letto il libro possono essere visti qui.

Naturalmente tutto ciò ha portato ad una vera battaglia mediatica tra le fazioni “bufala contro verità” e lasciando ancora oggi, nonostante la mole di materiale prodotto da entrambi, un velo di mistero.

In questi ultimi tempi è Slavisa Pesci, 36enne tecnico informatico di Asola, a far tornar parlare dell’Ultima Cena.

Pesci, a suo dire avrebbe fatto casualmente una scoperta eccezionale. Mentre sfogliava una rivista, si è imbattuto in un’immagine del Cenacolo  che da subito gli è parsa strana, “come se ci fosse una strana ombra al centro”. L’ha quindi ingrandita e stampata una copia su carta e una su velina. Invertendo quest’ultima e sovrapponendola a quella di carta ne esce fuori un’ “Ultima Cena” del tutto alternativa!

Il tutto può essere visto nel video qui sotto.

Naturalmente di prove certe non c’è sono e come ci ricorda lo storico Flavio Caroli:

“L´Ultima Cena suscita sempre grande interesse non solo perché è un´opera famosa, ma perché è densa di significati e di sottofondi che noi non riusciamo più ad interpretare. È una meravigliosa scena teatrale in cui tutto si svolge attorno alle reazioni psicologiche dei discepoli, attorno a quelli che Leonardo chiamava ‘i moti dell’anima’. È un quadro misterioso perché contiene molti pensieri. Il genio da Vinci era una mente complessa. Pensa e realizza questa sua opera fondamentale concentrando in una immagine tutto il suo sapere.”

Se a tutto ciò andiamo a sommare l’abitudine di Leonardo di scrivere utilizzando la scrittura speculare, cioè scrivendo da destra verso sinistra, l’egocentrico genio del nostro Rinascimento continuerà a far parlare a lungo di sé.

E, forse, chissà quante risate si starà facendo!


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