L'ultima dell'avvocato Mezzacapa

Da Roberto Panzan

  Un "tombeur de femmes"  

 
L'avvocato Teobaldo Mezzacapa e l'amico fraterno Timoteo Capasecca ricordano con nostalgia gli anni 'ruggenti' della loro giovinezza.
Capasecca: "Prima di conoscere tua moglie Addolorata, frequentavi altre ragazze?".
Mezzacapa: "Ma certo! Conoscevo tantissime fanciulle! Non lo dico per vantarmi, ma da giovane ero un vero e proprio Casanova, un inguaribile Don Giovanni, un 'tombeur de femmes'.... Le ragazze non resistevano al mio fascino di rubacuori! Nella mia preziosa agendina telefonica avevo i numeri di tutte le mie 'conquiste', ogni sera potevo contattarne una diversa. Ero un seduttore irresistibile! Frequentavo signorine bellissime: attrici, modelle, indossatrici, ragazze dello spettacolo.... Ma poi un giorno improvvisamente, purtroppo, ho dovuto smettere per sempre di frequentare le mie care damigelle....".
Capasecca: "Mi spiace tanto, caro Teobaldo.... Ma cosa è successo? Come hai potuto rinunciare all'improvviso a tutte quelle belle ragazze? Forse perché poi hai conosciuto Addolorata e ti sei innamorato?".
Mezzacapa: "No, no.... Purtroppo persi la mia agendina telefonica.... non la ritrovai più!".
 
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Teobaldo Mezzacapa racconta al fratello Arcibaldo del più grande amore della sua vita: la pittura. Mezzacapa: "La pittura è sempre stata una vera passione per me, molto più di un semplice hobby artistico. Fino a poco tempo fa dipingevo spesso a olio e aceto, ho partecipato a molte mostre e ho vinto parecchi concorsi di pittura. Poi improvvisamente, purtroppo, ho dovuto smettere". Arcibaldo: "Come mai hai smesso di dipingere? Hai avuto un blocco creativo? Il tuo estro e la tua vena artistica si erano esauriti? Forse avevi solo bisogno di una pausa di riflessione?". Mezzacapa: "No, avevo finito i colori....".  L'avvocato Teobaldo Mezzacapa ha uno spiccato senso dell'umorismo. Tutti i giorni diverte gli amici e i colleghi con molte battute spiritose. Il cugino Timoteo Capasecca, per questo motivo, lo rimprovera bonariamente. Capasecca: "Caro Teobaldo, tu dici quotidianamente un sacco di stupidaggini. Sforni una serie impressionante di idiozie, che spacci per 'battute scherzose', non riesci proprio a frenarti? Mezzacapa: "Non è vero! Ieri, ad esempio, ho detto pochissime 'idiozie', come le chiami tu....".

Capasecca: "Strano.... Come mai ieri hai detto meno cretinate rispetto al tuo solito? Hai avuto mal di denti? Hai avuto un forte mal di gola? Tua moglie Addolorata ti ha messo finalmente un bavaglio?".
Mezzacapa: "No, ieri mattina mi sono alzato molto tardi....".

L'avv. Teobaldo Mezzacapa racconta al cugino, Timoteo Capasecca, di quando era un affermato scrittore.

Mezzacapa: "Una volta ero un romanziere di successo. Mi è sempre piaciuto scrivere, fin da bambino, quando mia madre mi dettava la lista della spesa per il supermercato. Poi la scrittura è diventata una vera passione, per me. Con la mia fedele penna stilografica ho scritto articoli, romanzi, saggi, poesie.... Ho anche pubblicato un libro: un romanzo che si intitola 'Il volo dell'ultima quaglia'. Era un piacere per me scrivere.... Poi, purtroppo, improvvisamente, ho dovuto smettere....". Capasecca: "Mi spiace tanto, caro Teobaldo. Come mai hai dovuto smettere di scrivere così improvvisamente? Hai avuto il classico 'blocco dello scrittore'? La sindrome della pagina bianca? La tua ispirazione, il tuo talento e la creatività erano svanite?".
Mezzacapa: "No, avevo perso la penna stilografica, non la trovavo più ....".
 L'avvocato Teobaldo Mezzacapa e la moglie Addolorata Capatosta scambiano "quattro chiacchere", comodamente seduti sul divano di casa. Addolorata: "Caro Teobaldo, hai sentito della signora Betsabea Cocozza, l'inquilina dell'ultimo piano? Ha smesso di fumare! Sono contenta per lei perché è una mia cara amica, ce l'ha fatta finalmente! Ora però è molto nervosa: non fuma più ma mangia caramelle in continuazione, una dopo l'altra....". Mezzacapa: "Cara Addolorata, anch'io mangio sempre dolci e caramelle. Perché conduco una vita molto amara.... Il medico mi ha detto che per smettere di mangiare caramelle dovrei iniziare a fumare....". Mezzacapa e la moglie Addolorata escono dal cinema ancora in lacrime, dopo aver visto un film d'amore molto commovente. Addolorata: "Bellissimo questo film, ma è stato proprio "strappalacrime", ho pianto tanto, soprattutto nel finale.... non sono riuscita a trattenermi". Mezzacapa: "Anch'io mi sono commosso molto, cara, fin dall'inizio, quando all'ingresso ho pagato i biglietti alla cassiera....".
 L'avvocato Teobaldo Mezzacapa soffre di molte fobie, veri e propri disturbi d'ansia. Ha paura di volare, di navigare in mare aperto, dei treni ad alta velocità, di guidare l'auto e di mangiare la polenta. Ma soprattutto Mezzacapa soffre di una particolare fobia: ha una paura "folle" di invecchiare, è convinto che la vecchiaia sia una grave malattia. Una malattia che colpisce una persona su una.(R.P.)
(seguono) i post "l'avvocato Teobaldo Mezzacapa" e "Mezzacapa e Sua Emittenza"