Mezzacapa e l'antico proverbio cinese
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Teobaldo Mezzacapa racconta al fratello Arcibaldo del più grande amore della sua vita: la pittura.― Mezzacapa: "La pittura è sempre stata una vera passione per me, molto più di un semplice hobby artistico. Fino a poco tempo fa dipingevo spesso a olio e aceto, ho partecipato a molte mostre e ho vinto parecchi concorsi di pittura. Poi improvvisamente, purtroppo, ho dovuto smettere".― Arcibaldo: "Come mai hai smesso di dipingere? Hai avuto un blocco creativo? Il tuo estro e la tua vena artistica si erano esauriti? Forse avevi solo bisogno di una pausa di riflessione?".― Mezzacapa: "No, avevo finito i colori....".
L'avvocato Teobaldo Mezzacapa e la moglie Addolorata Capatosta scambiano "quattro chiacchere", comodamente seduti sul divano di casa.
― Mezzacapa: "Cara Addolorata, anch'io mangio sempre dolci e caramelle. Perché conduco una vita molto amara.... Il medico mi ha detto che per smettere di mangiare caramelle dovrei iniziare a fumare....".
L'avvocato Teobaldo Mezzacapa ha uno spiccato senso dell'umorismo. Tutti i giorni diverte gli amici e i colleghi con molte battute spiritose. L'amico Timoteo Capasecca, per questo motivo, lo rimprovera bonariamente.― Capasecca: "Caro Teobaldo, tu dici quotidianamente un sacco di stupidaggini. Sforni una serie impressionante di idiozie, che spacci per 'battute scherzose', non riesci proprio a frenarti?― Mezzacapa: "Non è vero! Ieri, ad esempio, ho detto pochissime 'idiozie', come le chiami tu....".
― Capasecca: "Strano.... Come mai ieri hai detto meno cretinate rispetto al tuo solito? Hai avuto mal di denti? Hai avuto un forte mal di gola? Tua moglie Addolorata ti ha messo finalmente un bavaglio?".
― Mezzacapa: "No, ieri mattina mi sono alzato molto tardi....".
L'avv. Teobaldo Mezzacapa racconta all'amico, Timoteo Capasecca, di quando era un affermato scrittore.
― Mezzacapa: "Una volta ero un romanziere di successo. Mi è sempre piaciuto scrivere, fin da bambino, quando mia madre mi dettava la lista della spesa per il supermercato. Poi la scrittura è diventata una vera passione, per me. Con la mia fedele penna stilografica ho scritto articoli, romanzi, saggi, poesie.... Ho anche pubblicato un libro: un romanzo che si intitola 'Il volo dell'ultima quaglia'. Era un piacere per me scrivere.... Poi, purtroppo, improvvisamente, ho dovuto smettere....". ― Capasecca: "Mi spiace tanto, caro Teobaldo. Come mai hai dovuto smettere di scrivere così improvvisamente? Hai avuto il classico 'blocco dello scrittore'? La sindrome della pagina bianca? La tua ispirazione, il tuo talento e la creatività erano svanite?".― Mezzacapa: "No, avevo perso la penna stilografica, non la trovavo più ....".
L'avvocato Teobaldo Mezzacapa soffre di molte fobie, veri e propri disturbi d'ansia. Ha paura di volare, di navigare in mare aperto, dei treni ad alta velocità, di guidare l'auto e di mangiare la polenta. Ma soprattutto Mezzacapa soffre di una particolare fobia: ha una paura "folle" di invecchiare, è convinto che la vecchiaia sia una grave malattia. Una malattia che colpisce una persona su una.(R.P.)
(seguono) i post "l'avvocato Teobaldo Mezzacapa" e "Mezzacapa e Sua Emittenza"