Titolo: L’ultima lezione. La vita spiegata da un uomo che muore
Titolo originale: The last lecture
Genere: Biografia
Data prima pubblicazione: 2008 (in Italia nel 2008)
Casa Editrice: Rizzoli
Collana: BUR
231 pagine
Prezzo copertina: 9,90 €
EAN 9788817031097
Ci sono cose, nella vita, che fatichiamo ad accettare. Una di queste è sicuramente la morte. Soprattutto quando colpisce persone giovani, piene di vita, di speranza e di sogni. Il libro che vi presento oggi è una sorta di memoriale, che tutti dovremmo leggere prima o poi. Non tanto perché contenga insegnamenti che possono cambiare il senso della nostra vita, ma perché è una storia vera, che ci dimostra come valga la pena vivere, in ogni circostanza.
Sono convinta che i libri abbiamo un grande potere terapeutico, se letti al momento giusto. Il caso ha voluto che mi imbattessi in questo piccolo volumetto dalla copertina quasi anonima in un periodo un po’ triste della mia vita e devo dire che dopo averlo letto ho visto le cose in maniera diversa e ho avuto uno stimolo in più per affrontare le giornate sempre con il sorriso. Mi rendo conto di quanto ciò sia difficile. Ora mi trovo, volontariamente, a recensirlo per dare a tutte le persone che soffrono e lottano, ma soprattutto a chi è in salute e ancora trova il coraggio di lamentarsi, un piccolo spazio in cui abbandonarsi: potete piangere leggendolo (sono certa, anzi, che lo farete), potete immedesimarvi in Randy Pausch, potete ammirarlo per la sua forza o biasimarlo per il suo modo di affrontare la morte. Ma dovete assolutamente continuare a credere nei vostri sogni.
A Randy Pausch – docente di informatica alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Pennsylvania – fu diagnosticato, nel settembre 2006, un tumore al pancreas. Quando oramai aveva capito che non c’era più speranza di evitare la morte, Pausch decise di dedicare gli ultimi mesi della sua vita alla famiglia: alla moglie Jai e ai tre figli Dylan, Logan e Chloe (rispettivamente di 5, 2 e 1 anno).
Prima di ritirarsi dalla vita universitaria, però, volle tenere un’ultima lezione, dal titolo emblematico “Realizzare davvero i sogni dell’infanzia”, a cui assistettero 400 tra studenti e colleghi, ma che l’ingegnere pensò più come un lascito per i suoi figli. E che in poco tempo fece il giro del mondo. Da questa conferenza è stato tratto il libro che qui vi presento, arricchito con aneddoti e interviste dal giornalista Jeffrey Zaslow che ha aiutato Pausch nella stesura definitiva.
Il carattere forte e determinato, l’ambiente di lavoro e purtroppo anche la malattia lo accomunano a un grande uomo recentemente scomparso: Steve Jobs.
Con ironia, coraggio e fermezza Randy Pausch affronta un tema che è, per molti, ancora un taboo. Il sottotitolo del libro recita “La vita spiegata da un uomo che muore”: vi pregherei di non soffermarvi sul mero significato letterale delle parole, ma di andare in profondità e cercare di capire cosa quest’uomo vuole dirci.
Pausch ripercorre nel libro le tappe della sua esistenza e sottolinea l’importanza di avere dei sogni. La sua vita è stata straordinaria non tanto per le cose che è riuscito a compiere, quanto per l’intensità con cui è stata vissuta, in ogni momento. «Anche se non riesci a realizzare un sogno puoi comunque ottenere molto tentando di realizzarlo».
Un estratto della sua “ultima lezione” lo trovate qui, sottotitolato in italiano. Dura solo 10 minuti, quindi secondo me vale la pena ascoltare.
Per la versione integrale, invece, cliccate qui.