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L'ultima, ma non ultima, poesia di Fausto Maria Pico

Creato il 05 novembre 2012 da Bernardrieux @pierrebarilli1

L'ultima, ma non ultima, poesia di Fausto Maria Pico

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"Il Poeta è simile al principe delle nubi / Che abita la tempesta e se la ride dell'arciere; / Esiliato sulla terra in mezzo agli schiamazzi,  / le sue ali di gigante gli impediscono di mettersi in cammino."  Baudelaire.
Fausto Maria Pico,  la poesia di Fausto Maria Pico sta cambiando. Oggi, a differenza di un prima quasi sempre idealogicamente didascalico la sua poesia non è più soltanto intimista o manieristicamente ideologica  L'idea o il sogno, il lavoro percettivo - a partire  della  costruzione, ri-costruzione, distruzione - è sempre quello: trovata la parola, la sonorità della parola, il ritmo,   ancora correggendo, cancellando, spostando, affinando,  lentamenteruminando; l'immagine qui a fianco ne è protagonista e testimone.
L'ultima, ma non ultima, poesia di Fausto Maria Pico
Quello che cambia è lo spazio, e non solo l'orizzonte  s'allarga ma anche il contesto, sconfinando in un anelito che intercetta  la funzione di poeta-vates, e il tutto può apparire dannunziano quando, rispetto al brutto dominante, è la ricerca del bello che si afferma nella sua perentorietà, come differenza.
L'ultima, ma non ultima, poesia di Fausto Maria Pico

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