Magazine Politica Italia

L’ultima presa in giro: adesso chiedono al popolo di suggerire al governo gli sprechi da tagliare!

Creato il 02 maggio 2012 da Nicola Spinella @ioparloquantomi

Il popolo italiano incassa un altro pesante atto di vilipendio ai suoi danni. Il commissario Bondi chiede ai cittadini di suggerire quali sono le spese da tagliare in un paese massacrato dai costi della politica. E se la segnalazione servisse soltanto a mettere allo scoperto gli oppositori al regime bank-o-kratiko?L’ennesima presa in giro di un governo battuto in aula sulle pensioni d’oro dei managerL’ultima presa in giro: adesso chiedono al popolo di suggerire al governo gli sprechi da tagliare!

Saranno pur tecnici, ma nella presa in giro non hanno alcunché da invidiare ai politici navigati della prima repubblica. Il governo Monti accusa i primi acciacchi, dovuti alla sostanziale incapacità politica ed amministrativa, e decide di correre ai ripari assumendo altri “tecnici”. Tra questi, il becchino della Parmalat, quell’Enrico Bondi assunto per la “spreading review”. Dovrà identificare i settori in cui la spesa pubblica non è razionalizzata e ridurre gli sprechi. Considerando che dovrà lavorare per il nostro paese, in cui pubblico è sinonimo di spreco, potrà certo dormire sonni tranquilli!

Gli italiani hanno ben compreso che, dietro questi esotismi linguistici, si celano attività elementari dell’amministrazione pubblica: quando non vogliono dire la verità, rifilano al popolo una bella parola inglese. 

Bondi è un altro esperimento sociologico, un chimico che si occupa di risanare aziende in crisi: quanti di noi accetterebbero di farsi operare da un avvocato? Ma il paragone non è azzeccato. Forse vale ricordare che l’esperienza che i TG svendono all’ex presidente del Parma Calcio è maturata sul campo: quello santo, cui sono state condannate le grandi aziende che ha liquidato.

C’è chi già inizia a fare gli scongiuri: fine di Montedison, fine di Parmalat (smembrata in tutti i suoi rami) e forse default già inevitabile per il nostro paese. Ben venga, se questo servisse a restituire sovranità monetaria, dicono i più.

Ma le perplessità non si fermano alle dichiarazioni del premier (seriamente dispiaciuto: pare che Bondi e Amato non hanno accettato nemmeno un rimborso spese) che rasentano un populismo di stampo grillino.

Probabilmente reputano i sudditi totalmente assuefatti ed asserviti, da poter far credere loro che questa richiesta di “aiuto” sia l’esercizio di una forma di sovranità popolare, perché la richiesta del neocommissario è quantomeno singolare: chiede ai cittadini di segnalare, tramite il sito istituzionale del governo, quali sono i settori da andare a ritoccare. 

Se un riminese avesse a cuore le sorti del Michigan, farebbe la stessa cosa, chiedendo agli abitanti di Madison (ditemi la verità: siete andati su Wikipedia a controllare se Madison è davvero la capitale del Michigan, scoprendo che è invece quella del Wisconsin, n.d.r.) dove andrebbe ritoccata la spesa pubblica.

Ma siamo in Italia, quel paese in cui i costi della politica riescono a raggiungere cifre paragonabili al prodotto interno lordo annuale di uno stato delle Antille. E’ populista chiedere al popolo quali siano i costi da tagliare. Populista, o ipocrita.  Forse le segnalazioni del governo serviranno ad avere un maggior controllo sul movimento di dissenso che anima il paese, a sapere materialmente a chi appartengano e quante siano le voci avverse al regime bancario instaurato dal Professore Matto. Ricordiamo infatti che le segnalazioni sul sito “governo.it” non potranno essere anonime.

Anche Giuliano Amato viene “assunto”, come superconsulente per i finanziamenti pubblici: in pratica è come assumere un macellaio in ospedale, anche se la competenza di Giuliano Amato deriva da anni di adesione al progetto politico di  Bettino Craxi, quel Partito Socialista Italiano che di finanziamenti ai partiti se ne intendeva non poco…

E’ inutile: l’esecutivo dei professori non ha alcuna intenzione di svecchiare il sistema politico italiano.

E intanto il governo è battuto ancora una volta al Senato: passano gli emendamenti-fotocopia di IDV e Lega, contro i favori alle pensioni d’oro dei manager pubblici.

Il freak show del governo tecnico continua. Magari alla ricerca di qualche pluricondannato per bancarotta fraudolenta da affiancare alla Fornero per una riforma del lavoro più efficente…


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :