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L’ultima provocazione: la Kyenge al Quirinale … e chi non la vota è un razzista

Da Pukos
L’ultima provocazione: la Kyenge al Quirinale … e chi non la vota è un razzista

A lungo andare la provocazione (ed anche la più grande sciocchezza) che fece Enrico Letta, ossia quello di mettere a capo di un Ministero surreale, quello della Integrazione, una Carneade, Cecile Kyenge, il cui solo merito era quello di essere “di colore”, potrebbe rivelarsi un boomerang per il Pd.

Dopo che come Ministro si era distinta soltanto per recarsi con la scorta a comprare scarpe in un negozio di lusso nel centro della Capitale proprio in concomitanza con una manifestazione di persone strangolate e messe sul lastrico da una pressione fiscale insostenibile, il Pd ha cercato di disfarsene mandandola a Bruxelles per 20.000 euro al mese.

La Kyenge, ricordiamolo è cittadina italiana dal 1994 quando sposò un calabrese, ma non si può certo dire che le sue origini familiari rispecchino appieno la nostra società, la nostra cultura ed i nostri valori.

Il padre, infatti, è un capo villaggio congolese che ha avuto 39 (trentanove!!!) figli da quattro mogli, quindi dieci figli circa per ogni moglie, penso di non essere giudicato un razzista se dico che ciò non rispecchia fedelmente i nostri valori, senza scomodare la nostra fede religiosa.

Probabilmente, però, i 20.000 euro mensili alla Kyenge non bastano ed allora cerca di “arrotondare” le sue entrate denunciando per diffamazione  qualche idiota che casca nel tranello e pubblica delle foto offensive (che oltretutto non fanno ridere), e l’ex Ministro congolese, ovviamente, chiede anche risarcimenti in denaro per “danni morali”.

L’ultimo in ordine di tempo è stato un consigliere regionale della Lega Nord, Fabio Rainieri, condannato ad un anno e tre mesi di carcere ed un risarcimento di 150.000 euro per aver pubblicato un fotomontaggio in cui il viso della Kyenge era sostituito da quello di un orango.

Ma lasciamo perdere queste sciocchezze ed occupiamoci di cose più serie.

Quel “giovane volpone” di Renzi l’aveva capita subito, essendo cresciuto con i riferimenti culturali giusti, cioè la Maria De Filippi ed i programmi Mediaset, sapeva perfettamente che avrebbe portato più consensi al Pd ed al suo Governo avere nell’esecutivo un paio di gnocche come la Boschi e la Madia che non una Kyenge, anzi, prima gli italiani si fossero dimenticati della Kyenge e meglio sarebbe stato per il Pd.

Le elezioni europee, quindi, arrivavano “a fagiuolo” per sbarazzarsi dell’ingombrante congolese, e così è stato: la Kyenge a Strasburgo, senza polemiche sul suo siluramento (politico s’intende).

Le sentenze dei processi, però, riportano saltuariamente alla ribalta la Kyenge che se ne esce con delle esternazioni che non giovano certo al Pd, anzi!

E’ recentissima la sua uscita a “La Zanzara” trasmissione radiofonica di Radio 24, il conduttore ha portato l’ex Ministro congolese a esprimere un parere sull’argomento del momento, il toto-Quirinale.

E la Kyenge se ne è uscita con una trovata che senza dubbio non farà acquisire voti al Pd (soprattutto di questi tempi) auspicando di vedere salire al colle un “extracomunitario”, magari donna e magari nera, aggiungiamo noi, insomma un’autocandidatura non troppo mascherata.

Che bello! La Kyenge Presidente della Repubblica italiana!

E chi non la vota … è un razzista.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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