Visto in Dvx, in lingua originale con sottotitoli in inglese.
Uno dei primi film catastrofisti sul nucleare dell’epoca (prima dei vari Dottor Stranamore o Fail safe). Tra i primi Kramer si cimenta nel genere e lo fa con un cast all star (Perkins, Peck, Astaire e Gardner sono i quattro coprotagonisti).
Il film si distingue per la nota amarissima, per la totale assenza di speranza ed il senso di morte ineluttabile che aleggia su tutti sin dalle prime scene. In definitiva viene mostrata la razza umana posta di fronte all’apocalisse… e devo dire che gli australiani reagiscono in maniera fin troppo garbata.
Il film le prova tutte per spingere sul melodrammatico, l’amore interrotto fra la Gardner e Peck perché lui deve seguire i suoi uomini (tutti facenti parte della marina USA) che vogliono tornare a morire a casa; la famigliola appena formata e già distrutta di Perkins; la distribuzione pubblica di pillole per una dolce morte con lunghe file d’attesa; ecc… eppure non riesce mai a cogliere nel segno. Non bastano gli occhi da cane bastonato di Perkins per rendere più empatico un film distaccato e gelido, che cerca il conivolgimento aumentando l’entità del dolore e basta. In definitiva due ore di ghiaccio per vedere la versione dell’apocalisse vista dal Commonwealth.